Ospedale di Castellaneta. Galante (M5S): “Inaccettabile il silenzio di Emiliano e Rossi sul futuro del presidio”

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Da tempo seguiamo da vicino la situazione dell’ospedale di Castellaneta e denunciamo la chiara volontà di Emiliano di indebolire la struttura, fino ad arrivare al suo smantellamento. Prima la chiusura estiva del reparto di pediatria per carenza di personale, poi la volontà espressa dalla Asl di Taranto di chiudere il punto nascita e la probabile prossima chiusura di ortopedia sono chiarissimi segnali della direzione in cui si vuole andare: la chiusura del nosocomio. Ci batteremo assieme ai sindaci del territorio perché questo non accada. L’ospedale non è sicuro? Bisogna potenziarlo e non lasciarlo al suo destino”. Lo dichiara il consigliere del M5S Marco Galante, che sollecita il direttore del Dipartimento regionale delle politiche della salute Montanaro e il presidente /assessore Emiliano a convocare a breve l’incontro sul futuro del reparto di pediatria e di tutto il presidio ospedaliero occidentale di Castellaneta, atteso da mesi.

“In questi giorni – continua Galante – sembra che tutti si siano ricordati dell’ospedale. Peccato che tra le tante voci, non abbiamo ascoltato una sola parola dall’assessore alla Sanità, che da anni si disinteressa della questione, tanto da non aver mai corretto quello che lui stesso aveva definito un refuso del piano di riordino ospedaliero, che non assegnava alcun posto letto al reparto di pediatria. Silenzio inaccettabile anche da parte del direttore della Asl Rossi, di cui continuiamo a denunciare la mancanza di una visione manageriale. Non è mai stato dato seguito all’implementazione dei reparti necessari perchè l’ospedale non resti di primo livello solo sulla carta: non abbiamo la neurologia, l’Utic, e la rianimazione è in realtà ridotta a un trattamento postoperatorio che non dà alcuna sicurezza tanto ai cittadini quanto ai dottori che operano in queste condizioni. Un quadro desolante, al contrario di quanto sostenuto dal Dg nell’ultima audizione in Commissione Sanità, che descriveva una situazione idilliaca della sanità tarantina. L’incontro richiesto da sindaci e consiglieri regionali non si può più rimandare: i cittadini devono conoscere quale sarà il destino dell’ospedale. A questo si aggiunge la morte di una bambina la notte di giovedì, di cui non si conoscono le cause, per cui ho chiesto l’intervento del Ministero della Salute per avere informazioni dalla Regione. Purtroppo sappiamo che le risposte da Emiliano non arriveranno mai. Dirà che che mancano i dottori, ed è vero, ma nelle condizioni in cui li costringe a lavorare i medici non vogliono neanche venire a Castellaneta perché non c’è futuro. Il ministro Giulia Grillo in questi mesi di Governo ha aumentato i fondi per le specializzazioni e ha aperto il dibattito sul superamento del numero chiuso alla Scuola di Medicina. Quello che manca però è una programmazione regionale adeguata: si è tagliato indiscriminatamente sui posti letto senza preoccuparsi delle ricadute sul territorio. Continueremo a fare il possibile a tutti i livelli – conclude – perché l’ospedale di Castellaneta non si trasformi in un contenitore vuoto come vorrebbero Emiliano e i suoi uomini che stanno smantellando la sanità pugliese”.