Pace e diritti si tengono per mano

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Ieri mattina ho letto l’articolo di Gino Strada poco prima che arrivasse la triste notizia che ci aveva lasciati.

Ancora una volta ci ha messo di fronte alla tragica verità del totale fallimento dell’occidente e di chi pensa che la democrazia sia esportabile con le armi.
Oggi l’Afghanistan è un paese dove i diritti umani rischiano di tornare ad essere totalmente negati con il ritorno dei Talebani. Si tornerà a prima del 2004 (data della loro nuova Costituzione).
Niente più scuola per le donne, ritorno del burqa obbligatorio, nessuna possibilità di esprimersi ed essere indipendenti.
La presenza delle donne in Parlamento era aumentata del 27%(dallo 0, ovviamente), più di 100mila donne sono riuscite a iscriversi all’università e 3,5 milioni di ragazze a scuola. Molte avevano ottenuto successi professionali nel campo della medicina, dell’insegnamento e della giurisprudenza, qualcuna persino nello sport.
E l’Afghanistan è la dimostrazione di come i diritti non sono conquistati per sempre, soprattutto come in questo caso, per le donne e di come avesse ragione Gino Strada: pace e diritti sono strettamente legati.

Elena Buscemi