Palermo, Faraone: “Il Sindaco Orlando fa ideologia, Italia Viva dà risposte”

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La linea decisa dal partito era quella di lasciare la mossa al sindaco: “Se vuole, ci butti fuori”, diceva ieri mattina il capogruppo al Senato Davide Faraone. Quattro ore dopo, ecco le dimissioni di Leopoldo Piampiano e Toni Costumati.

Cosa è successo in poche ore?
“Che il sindaco ha chiesto agli assessori di disconoscere la posizione di Italia Viva e loro naturalmente hanno detto di no, non sono camerieri e non vivono per le poltrone. La nostra era una proposta costruttiva che guardava al bene della città: invece il sindaco ha deciso ancora una volta di far prevalere le ideologie”.

Un governo con la Lega per arrivare a fine mandato?
“Mai proposto, una bugia: abbiamo proposto il governo dei migliori, non dei fedeli, sul modello del governo Draghi, che aiutasse Palermo a uscire dalle sabbie mobili. Questo esecutivo ha dimostrato di non essere in grado di dare risposte. Faccio solo tre esempi di cose che senza di noi non ci sarebbero state: il ponte Corleone, che sarà inserito tra le opere da commissariare. Il milione destinato a Palermo Capitale della cultura, arrivato grazie al nostro impegno. E la nomina di Monti a commissario per i bacini dei Cantieri navali, che vuol dire posti di lavoro. Tutte cose che una giunta dovrebbe governare attraverso un costruttivo dialogo con Roma. Saremo ancora noi oggi (ieri, ndr) a incontrare Draghi e a chiedergli di azzerare la Tari per tutte le imprese: come si può pensare di aumentarla come ha proposto il sindaco? Che fra l’altro con me si era impegnato a non farlo”.

La Tari aumenta per via della gestione Rap: non la guidavate voi?
“Norata ha scontato una politica miope che per ragioni ideologiche non ha puntato sugli impianti, scegliendo di insistere sulle discariche altamente inquinanti. Norata per l’incarico riceveva 668 euro al mese. Era stanco. In questi giorni io e Orlando dovevamo vederci per programmare la sua uscita di scena. Ha fatto decadere uno che ha preso tre avvisi di garanzia per tenere le strade pulite e non far perdere la faccia al sindaco. E che sarebbe andato via con le sue gambe”.

Si candiderà a sindaco?
“No. Mi impegno per la mia città ogni giorno ma non mi candiderò”.

Chi lo desidera può leggere l’intervista completa a questo indirizzo.