PALERMO: PIANO STRATEGICO PER IL PORTO

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Esprimiamo grande soddisfazione per l’esito dei lavori d’Aula sul Documento strategico dell’Autorità di Sistema portuale. Il gruppo del Partito Democratico, anche in esito al lavoro di approfondimento condotto dai Dipartimenti tecnici della Segreteria cittadina, mesi addietro ha proposto la trattazione dell’atto, sottolineando l’opportunità politica di una discussione pubblica sull’atto e la necessità che il documento strategico venisse sottoposto al parere e alle prescrizioni dettate dal Consiglio comunale.  Abbiamo ritenuto di estrema importanza per la salute pubblica e per la qualità della vita della città, e in particolare di chi abita in prossimità dell’area portuale, che il Consiglio comunale affermasse la necessità improrogabile di prevedere l’elettrificazione delle banchine, un piano di abbattimento drastico dell’inquinamento dell’area portuale, peraltro già prescritto dall’Arpa, e una condotta idrica integrativa a supporto esclusivo delle attività del porto. L’ottimo lavoro svolto dalle Commissioni II e III congiunte ha creato le premesse per mettere fine ai disagi di tanti cittadini che durante i periodi di picco crocieristico subiscono drastici cali idrici e sono costretti a vivere con un tasso di inquinamento insostenibile, a maggior ragione se si considera che lo stesso documento prevede un aumento esponenziale dei flussi crocieristici nei prossimi anni a Palermo. Auspichiamo che l’atteso incremento del turismo in città vada sempre di pari passo con la tutela della salute e della qualità della vita degli abitanti.

Per quanto riguarda la previsione del tunnel a doppia canna di collegamento tra il porto e le autostrade A19 e A29, riteniamo che l’opera sarebbe di grande giovamento alla città e ridurrebbe drasticamente il traffico pesante che condiziona tutta la mobilità cittadina, non solo quella dell’area portuale. Tuttavia, un’opera di questa portata non può prescindere da un approfondito studio di fattibilità tecnico-economica e da una valutazione integrata negli strumenti di pianificazione urbanistica e della mobilità, per assicurare un’ottimale integrazione porto-città, la cui competenza esclusiva è del Consiglio comunale. Così come dovrà essere il Consiglio comunale a decidere la destinazione delle aree individuate nel documento strategico a servizio delle attività portuali”.