Paolo Liguori: «Il virus arriva da un laboratorio di Wuhan, il 25 gennaio spiegai cosa era successo»

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Paolo Liguori: «La notizia da fonti di Intelligence»

Ha assicurato che la notizia del virus creato in un laboratorio cinese arrivava «da fonti di intelligence». «C’è molto provincialismo in Italia, evidentemente c’era bisogno che ne parlasse il Washington Post. Eppure anche loro certe informazioni le ottengono da fonti di intelligence, come abbiamo fatto noi», ha sottolineato Paolo Liguori al “Giornale”.
I silenzi e le contraddizioni

Ha poi definito preoccupanti certi silenzi su questa vicenda, «frutto di una enorme corruzione. Non si può stare contemporaneamente con l’Occidente e con la Cina. Men che meno con il mondo libero e con quello di un aggressivo capitalismo di Stato».
«Un tecnico fece scappare il virus»

«Prima il WP, poi anche Fox News e CNN, dopo la Conferenza stampa del Presidente Trump, hanno detto che il virus covid-19 viene da un errore di laboratorio. Tutto, a causa di un tecnico che ha fatto scappare il virus. È successo il 2 dicembre: uno di questi tecnici ne è testimone. Ma non è in Cina, forse è a Taiwan e ha anche confermato».
Paolo Liguori e la Cina

«Questa conferma», incalza Paolo Liguori, «ovviamente crea un mondo diverso e un braccio di ferro tra la Cina e altri Paesi. Dal 2 dicembre al 20 gennaio (data in cui hanno ufficialmente riconosciuto il virus) la Cina si è avvantaggiata sugli altri Paesi. Ora i Cinesi usciranno forti in economia quando il resto del mondo avrà ancora l’acqua alla gola», ha concluso nel video pubblicato su TgCom24.