Papa Ratzinger

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Grazie ad un amico molto influente in Vaticano riuscii ad incontrare Benedetto XVI dopo l’udienza pubblica del merco­ledì. Mi raccomandarono di fare una mia brevissima presentazione e soprattutto di non rivolgergli domande. Per la foto non c’era problema. C’è un professionista che vi provvede e non pa­re opportuno tentare un selfie col Papa. Ovviamente rispettai le regole. Aggiunsi dopo le mie generalità che ero presidente della Cassa di Risparmio di Fossano. Sua Santità mi sorrise amorevolmente e disse: “le piccole banche sono quelle più vicine ai bisogni della gente”. Rimasi senza parole, lasciai un piccolo dono che avevo portato e me ne andai contento. Appena solo chiamai Andrea D’Ortenzio all’Ansa e riferii la frase. Andrea se la fece ripetere tre volte perché ovviamente non voleva attribuire al Papa una dichiarazio­ne senza averne la certezza. “Ho un figlio di pochi mesi – mi disse – non vorrei ri­schiare il licenziamento”. Le parole erano quelle. La notizia uscì su tutti i media e ancora oggi la si trova su internet.
La vastissima cultura di Papa Benedetto XVI era nota a tutti. Non avrei mai imma­ginato che si intendesse anche di banche.