Paragone: “M5S è una coca sgasata, sparirà”

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“Il referendum non è una vittoria del M5S. Avrebbe vinto comunque il sì, era stra-scontato. Il Movimento andrà a scomparire perché ha un’idea scarsa della politica. Non è la vittoria di Di Maio ma la sconfitta della politica, che è stata mangiata dalla finanza e dai poteri forti”. E’ l’analisi di Gianluigi Paragone, senatore ex M5S, che parlando con l’Adnkronos descrive un futuro a tinte fosche per il suo ex partito.

“Visto che il M5S non ha elaborato una tesi, la cosa più facile è dire ‘abbassiamo il numero dei parlamentari’. Il tema vero – sottolinea il leader del movimento sovranista ‘Italexit’ – è la centralità del Parlamento, ma della questione non frega nulla. Il M5S è destinato a perdere progressivamente: sui territori si aggrappa al Pd per tentare di avere ancora un po’ di luce riflessa. Patuanelli è un ministro del Nord e in Veneto prendono il 3%. Hai il ministro del Lavoro e perdi nelle regioni del Sud. Tra un po’ non c’è neanche più da spendere parole. Poteva essere l’inizio della rivoluzione, è stata una simpatica parentesi”.

Gli stati generali basteranno a rilanciare il Movimento? “Gli stati generali del M5S saranno proprio come quelli celebrati prima della rivoluzione francese, non si affannassero neanche a tentare di rianimare questa cosa”, taglia corto Paragone, che su Di Battista dice: “Io e Alessandro siamo amici, lo stimo, il problema non è lui ma il M5S. E’ una coca sgasata calda. Puoi anche rimetterla in frigo, ma è sgasata, non può più tornare quella cosa di prima. E fra un po’ – profetizza – anche l’inganno sui soldi dell’Europa vedrà la luce”.