Parlano i migranti sbarcati in Italia con navi ong “Aita Mari” e “Open Arms”

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Ai volontari e mediatori i naufraghi hanno riferito di avere affrontato “un viaggio da incubo”. Alcuni migranti presentavano ferite e ustioni.

Aita Mari, la nave della ong spagnola Salvamento Maritimo Humanitario, è giunta questa mattina al porto di Pozzallo, in Sicilia: a bordo dell’imbarcazione c’erano 78 migranti, tra cui 6 donne e 1 bambino. Gli attivisti spagnoli avevano ottenuto l’assegnazione del porto sicuro dalle autorità italiane nella serata del 24 novembre, ma per le cattive condizioni meteo e del mare era stata costretta a costeggiare le coste siciliane in attesa di una tregua del maltempo.

​Tra i 78 migranti, la stragrande maggioranza è originaria dell’Africa subsahariana. Tutti sono stati tutti trasferiti all’hotspot locale. Completati i controlli medici, il dottore Vincenzo Morello ha riferito che tre persone verranno condotte in ospedale.

“Una donna gravida al settimo mese; una donna che il Libia ha subito un cesareo e non sappiamo in che condizioni è stato eseguito: ci ha detto che il bambino è nato morto; un altro migrante ha una ferita da corpo contundente al piede rimediata di recente”.

Anche le peripezie della Open Arms si sono concluse questa mattina: i 62 migranti a bordo della nave sono sbarcati a Taranto; sono molto provati e stanchi dopo la loro personale odissea. Ai volontari e mediatori hanno riferito di avere affrontato “un viaggio da incubo”. Alcuni di loro che presentavano ferite e ustioni hanno ricevuto l’assistenza medica del personale del 118.

​I migranti sono stati trasportati nell’hotspot di Taranto per le consuete procedure di identificazione e nelle prossime ore verranno ricollocati secondo gli accordi di Malta tra vari Paesi europei.

In precedenza la nave Ocean Viking aveva fatto sbarcare 213 migranti a Messina, porto sicuro concesso alla ong dal Viminale dopo che Italia, Germania, Francia e Malta avevano chiesto “congiuntamente alla Commissione Europea l’attivazione della procedura di ricollocamento dei migranti.
“Porto sicuro per 365 migranti”

In virtù degli ultimi aggiornamenti l’appello della ong Mediterranea Saving Humans è stato ascoltato. Qualche giorno fa gli attivisti avevano sostenuto che Italia o Malta erano “le uniche opzioni possibili” per offrire un porto sicuro ai 36