Partita tesissima ad Asuncion tra Paraguay e Colombia

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La posta in palio è altissima: la qualificazione al Mondiale di Francia.

“Non appena l’incontro finisce, ricevo una telefonata e qualcuno mi dice: ‘Sono Julio Fierro, puoi venire qui al mio hotel?’. Sono arrivato e quell’uomo era con altre dieci persone, tutte ubriache e accompagnate da donne paraguaiane. Sono andato con Aristizábal e ci hanno detto: ‘Abbiamo bisogno che tu dia l’autorizzazione perché questi due uomini rimarranno qui ad Asunción, vogliono uccidere quel ciccione di Chilavert’.
Julio Fierro era un narcotrafficante colombiano, uno degli uomini di Pablo Escobar.
Il mio rifiuto fu immediato: ‘Ma sei pazzo? Quel che succede in campo finisce in campo. Finisce lì’.”

Prima del fischio finale Asprilla colpisce in bocca Chilavert dopo aver ricevuto uno sputo.
I due continuano a prendersi, platealmente.
Vengono entrambi espulsi.
Negli spogliatoi, il portiere colpisce con un pugno in faccia l’attaccante.
Fatti di campo, per qualcuno, come ne succedono in ogni parte del mondo, soprattutto in partite già cariche di tensione prima del fischio di inizio.
Nessuno però, era a conoscenza di questo agghiacciante retroscena legato a quell’episodio di campo, della sua tragica evoluzione.. E di come Chilavert ebbe salva la vita.

[Tino Asprilla nel documentario ‘Faustino il Grande’, Telepacifico]  fonte calcio totale facebook