In Commissione Bilancio è appena passato l’emendamento Giachetti del PD che assicura ancora i fondi dell’editoria a Radio Radicale, oltre ai finanziamenti per la digitalizzazione dell’archivio storico.
Radio Radicale rimane ancora l’unica radio privata che continua a prendere finanziamenti pubblici anche nei prossimi anni senza alcun bando di gara ma per una sorta di “retaggio storico” e a sottrarli dalla somma destinata ai giornali locali.
La Lega ha votato a favore insieme al PD, il M5S ovviamente contro.
Il M5S aveva presentato l’emendamento che assicurava solo i finanziamenti per effettuare la digitalizzazione dell’archivio, che però non è passato.
Vito Crimi, sottosegretario all’editoria, aveva ricordato “per mero dovere di cronaca, che nell’anno 2019 Radio Radicale ha maturato il diritto a percepire 9 milioni di euro, sottolineo 9 milioni di euro. Quindi qualunque recriminazione in termini di sostenibilità economica dei propri bilanci deve fare i conti con quanto ha realmente percepito”. Per Crimi si trattava di una “segnalazione necessaria a fronte di continui infondati allarmismi che i vertici della radio del Partito radicale lancia continuamente. Altresì l’erogazione dei 9 milioni di euro di soldi pubblici dovrebbe rassicurare anche la Lillo Spa che fattura 2,3 miliardi di euro, socio al 25% della Spa che controlla la radio di partito”.
