‘Password di Stato’, polemiche su ministro Pisano

0
63

“Ogni volta che noi abbiamo una user e una password, questa user e password dovrebbe essere data dallo Stato perché solo lo stato è l’unico soggetto che ha davvero certezza che quello è quel cittadino”. Paola Pisano, ministro dell’Innovazione Tecnologica e della Digitalizzazione, si esprime così nelle dichiarazioni ai microfoni di Eta Beta, su Rai Radiouno.

“Con l’identità digitale, avremo una unica user e password per accedere a tutti i servizi digitali. Ma questa user e password potrebbe essere anche utilizzata per accedere non solo ai servizi digitali della pubblica amministrazione ma ai servizi digitali anche del privato, per esempio i nostri conti in banca, per esempio prenotare un’auto in sharing, andare al cinema, per esempio comprare su Amazon -le parole di Pisano alla trasmissione-. Ogni volta che noi abbiamo una user e una password, questa user e password dovrebbe essere data dallo stato perché solo lo stato è l’unico soggetto che ha davvero certezza che quello è quel cittadino. E lei lo sa quante truffe ci sono sull’identità su internet?”.

Le dichiarazioni fanno velocemente il giro del web e alimentano un dibattito tra domande e dubbi. Il tema accende utenti ed esperti, portando tra le tendenze di Twitter l’acronimo Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale). E’ lo stesso ministro, con un tweet, a proporre un chiarimento. “Vediamo di sgombrare il campo da ogni equivoco: l’identità digitale sarà rilasciata dallo Stato e servirà a identificare il cittadino in modo univoco verso lo Stato stesso -twitta il ministro-. In futuro, per aziende e cittadini che lo vorranno, POTREBBE essere ulteriore sistema di autenticazione”.

PD – L’ex-ministro della Pa, la dem Marianna Madia, ha commentato: “Sono molto perplessa per le posizioni espresse oggi dalla ministra Pisano relative all’identità digitale. Credo occorra un confronto urgente sulle scelte complessive del Governo in materia di digitale e dati. Si tratta di un tema strategico per i diritti dei cittadini, la democrazia e la competitività del Paese. Alcune scelte meritano un approfondimento e un confronto ampio e non possono essere rilasciate ad improvvisazioni estemporanee”. E su twitter arriva anche il commento di Filippo Sensi: “A me questa cosa mette i brividi”.

MINISTERO – “Nessuna nuova proposta, né nuova password di Stato. Paola Pisano a Eta Beta Radio1 si riferiva a Spid già usata da 5 mln di italiani. L’intenzione da discutere con tutti gli interlocutori istituzionali competenti è solo quella di affidarne la gestione direttamente allo Stato”. E’ quanto si legge in un tweet del ministero dell’innovazione.