“Pensare liberale per cambiare l’Italia”

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Era questo il titolo della tavola rotonda che ho coordinato questa mattina a Viterbo nel quadro della tre giorni organizzata da Antonio Tajani. Hanno partecipato il filosofo liberale Sebastiano Maffettone, il giornalista Alessandro Barbano, il presidente del Movimento cristiano lavoratori Carlo Costalli, il segretario generale aggiunto della Cisl Luigi Sbarra, il presidente di Tecnè Carlo Buttaroni. Bel parterre, convergenza di opinioni: mai come oggi c’è bisogno di una forza politica liberale, mai come oggi una forza politica liberale potrebbe catalizzare i consensi di quei 7 milioni di elettori appartenenti al ceto medio che si sono comprensibilmente rifugiati nell’astensionismo. Basta crederci.
Poi la telefonata di Silvio Berlusconi ha scolpito il concetto: “La destra sovranista e la sinistra pauperista non rappresentano l’Italia e non danno prospettive a Paese. Il centrodestra è rappresentato da Forza Italia”. Applausi.