PER ANNI E’ STATA L’EUROPA DEI MERCATI ORA BISOGNA RIPARTIRE DALL’EUROPA DELLE PERSONE!

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“Il liberismo senza regole ha creato squilibri, costringendo paesi come il nostro a subire dumping”

La riflessione proposta da Luigi Di Maio, in occasione dell’Assemblea di Confindustria, focalizza uno dei passaggi chiave negli scenari politici ed economici degli ultimi decenni. La deregolamentazione selvaggia dei mercati ha infatti innescato una corsa al ribasso, sia a livello di retribuzioni che di diritti. Le economie più solide si sono progressivamente indirizzate verso quelle più deboli, soprattutto per quanto riguarda l’abbassamento del costo del lavoro.

Molte imprese italiane, per esempio, invece di puntare su una riconversione delle strutture produttive hanno preferito chiudere e riaprire in Serbia o in Romania. In questo modo, sul nostro territorio, abbiamo perso un’importante fetta di investimenti che si sono collocati in Paesi dove hanno trovato vantaggi fiscali e dove hanno potuto pagare i lavoratori con stipendi dimezzati rispetto ai nostri.

Tutto ciò è diventato possibile perché sono state abbattute alcune delle regole basilari che dovrebbero governare l’economia. E ora ci troviamo davanti squilibri e asimmetrie enormi.
Per riaffermare equilibrio ed equità servono regole chiare e certe. Bisogna ripartire da principi basilari e condivisi, che vengano codificati e applicati in modo trasversale e uniforme in tutta l’Unione Europea.

E’ questo uno dei temi principali evocati dalle votazioni europee. Il Movimento 5 Stelle ha le idee chiare e porterà in Europa proposte per evitare la concorrenza sleale tra imprese dei diversi paesi dell’Ue e per interrompere la guerra al ribasso tra i lavoratori dei diversi Paesi, con conseguente peggioramento generalizzato delle condizioni e degli stipendi.

E’ necessaria un’alternativa chiara e immediata, che fissi regole finalizzate prima di tutto a ridurre le diseguaglianze, rimettendo al centro la qualità e il valore del lavoro.