Per il Fearless Friday di oggi, ricordiamo la giornalista Marie Colvin

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Intrepida corrispondente per il Medio Oriente e gli Affari Esteri del Sunday Times dal 1985, fece reportage e interviste che ebbero grande risonanza. Il reportage sulla guerra civile in Sri Lanka, che oppose il governo alle cosidette Tigri del Tamil, fu particolarmente importante. Marie riuscì ad avventurarsi al fronte, attraversando a piedi giungle e ripide montagne con il costante pericolo di rimanere uccisa durante gli scontri, pur di riuscire a coprire un conflitto difficilissimo da seguire. Nell’aprile 2001, durante un agguato con un lanciarazzi al convoglio dove viaggiava, Colvin fu gravemente ferita e perse un occhio. Da quel momento e per il resto della sua vita Colvin indossò una benda che le conferì un aspetto piratesco.

Nel 2011 coprì in Medio Oriente (in Tunisia, Egitto, Marocco, Turchia e Libia) la stagione delle Primavere Arabe. Durante quel periodo ebbe l’opportunità di intervistare Muhammar Gheddafi.

Nel 2012, durante l’offensiva delle truppe governative contro la città di Homs nella guerra civile siriana, Marie Colvin e il suo collega francese Remi Ochlik rimasero uccisi da una granata d’artiglieria lanciata dell’esercito siriano.