Per la scuola c’è già poca Speranza. Il ministro: “Lezioni online in caso di stop”

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Uso di mascherine dove appropriato; a casa se malati; politiche specifiche per bambini a rischio e con bisogni speciali, ma anche per gli insegnanti vulnerabili alle infezioni per particolari problematiche di salute; necessità di essere pronti alla didattica online da usare in caso di chiusure, per docenti e bimbi fragili, e in caso di aule piccole che richiedono l’alternanza dei bambini per rispettare il distanziamento.

Sono alcune delle misure da considerare per una scuola sicura ai tempi di Covid-19, secondo quanto spiegano Hans Kluge, direttore dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l’Europa, e il ministro della Salute Roberto Speranza, che hanno co-presieduto il vertice virtuale di oggi fra i 53 Stati membri della Regione europea. «Riconosciamo che molti genitori, educatori e bambini stessi hanno molte preoccupazioni e ansie riguardo all’andare a scuola in questi tempi – osservano Speranza e Kluge, riportando in una dichiarazione congiunta i principali esiti del meeting online – Pertanto, oggi ci siamo incontrati virtualmente con i rappresentanti degli Stati membri per sviluppare una cornice» di riferimento «per garantire la sicurezza e il benessere dei bambini, delle loro famiglie e delle comunità. Ribadiamo che le nostre discussioni sono guidate dal miglior interesse del bambino e da considerazioni di salute pubblica generale, informate da evidenze intersettoriali e specifiche al contesto».