Per Lerner anche la strage di Hanau è colpa di Salvini: il tweet agghiacciante

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Gad Lerner l’ha scritta grossa. Non perde occasione per piegare ogni tragedia alle “colpe” di Matteo Salvini. Il suo tweet intinto nell’odio di poche ore fa suona così: “Impressiona l’analogia fra la strage nei shisha bar di #Hanau e il raid di Macerata che due anni fa cambiò il corso della politica italiana (per come fu dai più giustificato dalle condizioni ambientali in cui era maturato). Il killer era un ammiratore di Hitler iscritto alla Lega”. Come scrive un utente nei commenti al tweet, ogni strage, ogni fatto di cronaca è un assist al suo bislacco mecanismo di causa-effetto: “Le sinapsi di Lerner: “Sparatoria in una località remota della Germania —> La colpa è della Lega”. Un ottimo riassunto.

“Indossava anche una felpa, l’ho visto io”: c’è chi la prende con ironia su twitter, commentando la delirante similitudine azzardata da Gad Lerner. Infatti ci sarebbe da non prenderlo sul serio, se, in verità, questi accostamenti impropri Hanau-Macerata non contribuissero a perpetuare una narrazione antisalviniana a prescindere. “Fai pena. Lei è un viscido”, scrive un altro sul social. Altri considerano il commento del giornalista inaccettabile: “La solita fuffa incomprensibile di Lerner. Che cosa vuol dire? Che la Lega incoraggia il terrorismo? Ma per piacere”. Cosa sia passato per la testa di Lerner è inspiegabile. L’odio per Salvini e la Lega possono davvero far calare sulla fronte un velo nero.

Gad Lerner provocatore

Provocatore di mestiere. L’uomo sospettato di aver ucciso a colpi d’arma da fuoco nove persone nella città tedesca di Hanau è stato trovato morto nella sua casa, alcune ore dopo gli assalti dentro e fuori due bar in cui si fuma il narghilè: sarebbe un “estremista di destra”. Cosa c’entri con Macerata, Lerner lo dovrebbe spiegare se avesse un po’ di onestà intellettuale. Che i suoi interventi e le sue trasmissini abbiano un alto contenuto divisivo è cosa provata.

Ma con il furore di Lerner c’è ben poco da ragionare. E’ un provocatore di professione. Nonostante, ciò c’è ancora chi tenta di darsi una ragione di tale ignobile tweet: “È un abominio sentire un giornalista che strumentalizza la vicenda di Macerata senza citare il contesto per cui è avvenuto: condanniamo tutti il suo gesto, ma riportiamo alla memoria le sue dichiarazioni “l’ho fatto dopo aver saputo la notizia di Pamela” uccisa è fatta a pezzi”.