Per ragionare e decidere

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Ieri mattina, a conclusione del dibattito sulle mozioni per il TAV in Val di Susa, come da norma, la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, ha dato la parola al Governo perché questo fornisse i pareri dell’esecutivo su ciò che si stava per votare.
La sorpresa è stata generale allorquando, sconvolgendo la prassi, è intervenuto il Viceministro leghista dell’economia Massimo Garavaglia per invitare, a nome della Lega, “a votare a favore di tutte le mozioni che dicono sì alla Tav, e contro chi blocca il Paese”.

Dopo Garavaglia, però, si è alzato in piedi anche il sottosegretario M5S Vincenzo Santangelo, con delega ai rapporti con il Parlamento e dunque titolato a fornire i relativi pareri, che -dopo aver ascoltato incredulo il Viceministro leghista- ha precisato che Garavaglia aveva parlato a livello personale puntualizzando che “Il governo si rimette alla decisione dell’Aula“ e ribadendo con ciò l’egual diritto dei due gruppi politici di maggioranza ad aver una propria, diversa, valutazione sulla questione TAV e, dunque, rispettando il voto dell’aula.

E’ in quelle parole che va trovata la differenza tra le due forze politiche che esprimono il Governo del paese.
L’una rispettando il Parlamento, e con esso il Popolo che lo elegge e viene rappresentato nello stesso, l’altra irridendo parte dello stesso perché la pensa diversamente.