Per un’ora in più e per i ristoranti aperti di sera Salvini non vota il decreto del governo Draghi

0
67

È uno strappo che non avrà conseguenze politiche immediate

Ma che segnala la determinazione della Lega a distinguersi dal governo fino al punto della rottura.
Evidentemente Salvini vede diminuire i propri consensi, incalzato dalla concorrenza dei neofascisti di Fratelli d’Italia e dalla insoddisfazione della base legista.
Si trova in affanno e per recuperare i voti è pronto a mettere in difficoltà il governo Draghi.
Anche Forza Italia e Italia Viva volevano sul coprifuoco le stesse cose di Salvini, ma poi hanno votato il decreto.
Pure i presidenti delle Regioni, a parte Zingaretti, hanno insistito per un’ora in più, come quando da giovani discutevamo con i genitori sui rientri.
Non credo di sbagliarmi a leggere dietro questo voto della Lega e nelle diverse posizioni il segno di un orientamento più generale che si svolgerà secondo le stesse linee nei prossimi tempi, segnando il dibattito e gli schieramenti politici.
Fratelli d’Italia e Lega, pure nella competizione tra loro, si configurano come una destra estrema che parla strumentalmente, con lo stesso linguaggio simbolico, di “libertà”, “fiducia negli italiani” e quindi “abolizione del coprifuoco”, cavalcando un’onda reale nel Paese e contestando irresponsabilmente le restrizioni e le limitazioni imposte.
Forza Italia e Italia Viva sembrano invece posizionarsi al centro. Avanzano proposte simili a quelle della Lega ma votano poi in modo responsabile. Provano cioè a cercarsi uno spazio elettorale e politico.
Anche a sinistra è indicativa la posizione di Bonaccini che, similmente a Italia Viva, è sinceramente convinto che per battere Salvini sia preferibile una cura omeopatica, una politica su molte cose non troppo diversa da quella del leader della Lega, anche se ripulita nel linguaggio e nei modi. Nel PD si dovrà discutere su queste posizioni. Meglio farlo prima che rinviare ancora una volta.
A volte un’ora sola, per decidere l’inizio del coprifuoco, può fare la differenza nella politica italiana ed essere una chiave di lettura di quello che si sta prospettando.
Come dice una canzone dei nostri genitori: “un’ora sola ti vorrei per dirti quello che non sai…”.
Chi vivrà, vedrà.