Perse 60mila imprese in 10 anni

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Tra il 2009 e il 2018 si sono ‘perse’ 60.966 imprese, anche se un leggero recupero dello 0,22% si è registrato tra 2017 e 2018. E’ quanto si legge nel Rapporto Inps che osserva l’andamento delle imprese nel settore non agricolo. Nell’anno 2018, infatti, le imprese del settore privato che sono risultate attive sono state 1.655.982 rispetto al 1.716.948 del 2009 (dunque 60.966 in meno); mentre nel 2017 sono state pari a 1.652.285, in aumento dello 0,22%.

Il numero medio annuo di posizioni lavorative è risultato pari, nel 2018, a 13.802.989; si registra, spiega ancora l’Istituto di previdenza, un aumento del 2,68% rispetto all’anno precedente. E sempre nel 2018 la somma totale dei contributi annui versati è stata pari a circa 134 miliardi di euro, con una variazione percentuale pari a +3,32% rispetto all’anno precedente.

Geograficamente parlando, la Regione con la maggior presenza di imprese è la Lombardia, che ne presenta nel proprio territorio il 17,26% mentre quella con minore presenza è la Valle d’Aosta, con lo 0,26%. Anche le posizioni lavorative sono maggiormente concentrate in Lombardia e nel Lazio con percentuali, rispettivamente, al 25,61% e al 13,09. Il minor numero di posizioni lavorative si trova in Valle d’Aosta, con lo 0,18%.

I contributi annui sono stati maggiormente versati nella Regioni del Nord-Ovest con 54,5 miliardi di euro nel 2018; a seguire il Nord-Est con 32,3 miliardi, quelle del Centro con 29, quelle del Sud con 13 miliardi e infine quelle delle Isole con 5,1 miliardi di euro.

Approfondendo l’analisi delle imprese per Regione, si osserva che il maggior numero di imprese attive si registra in Lombardia (285.833), seguita da Lazio (166.948), Campania (144.772), Veneto (143.845) e Puglia, in cui le imprese presenti continuano a superare le 100.000 unità; dalle Marche in poi la numerosità regionale scende sotto le 50.000 unità, arrivando alla Basilicata (con 13.984 imprese), al Molise (7.919) e alla Valle d’Aosta (4.361).

Ritornando alla serie storica del numero delle imprese attive dal 2009 al 2018, l’Inps osserva una diminuzione fino al 2014 (meno accentuata dal 2009 al 2012) e un andamento altalenante successivamente. Per quel che riguarda le posizioni lavorative, invece, si osserva un andamento simile con una diminuzione più regolare dal 2009 al 2014 per assistere, successivamente, a una inversione di tendenza con un aumento altrettanto regolare dal 2014 in poi. Nell’ultimo anno osservato, conclude l’Inps, l’aumento è pari al 2,68%.