Perugia: con Ghisolfi banche alleate dell’economia locale

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Perugia: con Ghisolfi banche alleate dell’economia locale che punta l’estero sfidando la pandemia

Dalla Città della Marcia della Pace parte la corsa per l’internazionalizzazione: il 13 novembre un evento digitale che mette in dialogo Governo, Imprese, Credito.

Fra i protagonisti, assieme al Banchiere scrittore fossanese, il Sottosegretario economico Baretta, l’ex Ministro Brunetta e la Presidente dell’Umbria Tesei

La Città da cui parte la Marcia della Pace dà avvio alla corsa per l’internazionalizzazione. Perché, potrà sembrare paradossale ma non lo è, il tempo del distanziamento e del lockdown impone che le tecnologie della virtualità siano utilizzate per creare contatti reali fra le Persone e fra gli Operatori economici e bancari per innovare le modalità di export, dal momento che molti beni e servizi dovranno continuare a circolare, e che interi mercati di destinazione saranno riposizionati e avvicinati a quelli di partenza e di origine delle merci e dei prodotti.

Un’occasione strategica per un Paese come l’Italia che può ricondurre a sé intere produzioni oggi spezzettate in più parti del mondo, e renderle più efficienti e tracciabili. Una sfida che parte da Perugia e che avrà il proprio culmine in occasione del Glocal Economic Forum Esg89 Digital Event, patrocinato dalla Regione Umbria e dal Comune di Perugia, e che si svolgerà il 13 novembre mettendo in collegamento le più alte personalità rappresentative del mondo istituzionale, imprenditoriale, finanziario, creditizio e comunicativo per fare del capoluogo del Centro Italia – culla con la vicina Assisi della tradizione sociale e religiosa Francescana e del nuovo umanesimo economico – la capitale centrale dell’internazionalizzazione.

Il settore bancario sarà rappresentato dal Banchiere scrittore Beppe Ghisolfi, nel ruolo di rappresentante dell’Italia nei Gruppi europeo e mondiale delle Casse di Risparmio, il quale interverrà nella sezione pomeridiana, quella dedicata agli interventi dei vertici politico-amministrativi ed economico-finanziari del Paese. Assieme a Ghisolfi, interverranno: il Sottosegretario all’economia e alle finanze, Pier Paolo Baretta; la Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei; l’economista ed ex Ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta; Emma Marcegaglia, a capo dell’omonimo Gruppo Industriale, past president di Confindustria ed Eni; Paolo Gambarini di Wise SGR Società di gestione del risparmio; Domenico Guzzini della “Fratelli Guzzini” (design per la tavola e la cucina) campione del made in Italy e presidente di Confindustria Macerata; Francesca Colaiacovo di Financo (produzione e commercializzazione di cemento e calcestruzzo); Tiziana Crociani di Ti Style It (servizi a sostegno dell’avviamento e dello sviluppo di marchi di lusso); l’opinionista e scrittore Davide Giacalone volto della 7.

Un autentico tavolo di lavoro nel quale i ruoli applicativi dei diversi relatori apicali consentiranno di affrontare in pieno i temi nella loro assoluta concretezza.

L’intervento di Beppe Ghisolfi è previsto tra le ore 17,50 e 18,05.

Il forum sarà premesso dalla sezione mattutina, dedicata ai saluti e agli interventi programmatici, con le seguenti autorità: i Professori universitari Franco Cotana, Andrea Cardoni e Massimo Marotta; Domenico Mauriello, responsabile servizi internazionali di Unioncamere; Mauro Alfonso, amministratore delegato di Simest, società della Cassa depositi e prestiti per il sostegno finanziario delle imprese all’estero; Maria Ines Aronadio, responsabile made in Italy per l’Istituto del commercio estero; Pierfrancesco Gaggi, capo delle relazioni internazionali dell’Associazione bancaria italiana; Riccardo Concetti, presidente della Società UmbriaExport; Paola Liberace, a capo della Vetrya Spa specializzata in progettazione di servizi e piattaforme digitali; Manlio Di Stefano, sottosegretario agli Esteri.

L’Italia, con un mercato interno statico e stazionario prima del covid, ha molto investito negli anni e nei lustri passati per basare la propria stabilità e tenuta economica sulle esportazioni. Una vocazione da ripensare nel mutato scenario internazionale, che impone una filosofia del tutto nuova per quello che riguarda il commercio esterno e l’assetto di interi settori identificativi del made in Italy nel mondo.