#PESCE, TUTTI CI DICONO DI MANGIARLO MA È (QUASI) FINITO!

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Sulle nostre tavole c’è più pesce di quanto se ne possa pescare nei nostri mari e oltre metà della domanda europea è ‘soddisfatta’ dal resto degli oceani, soprattutto dai Paesi in via di sviluppo che forniscono la metà del pescato presente nel piatto dei consumatori: solo in #Italia, in poco più di 3 mesi, abbiamo consumato l’equivalente dell’intera produzione ittica annuale nazionale.
Rispetto ai consumi pro capite, il nostro Paese è all’ottavo posto in Europa: gli italiani consumano in media 28,9 kg l’anno preceduti da #Portogallo (55,3 kg), #Spagna (46,2 kg), #Lituania (44,7 kg), #Francia (34,4 kg), #Svezia (33,2 kg), #Lussemburgo (33,1 kg) e #Malta (32 kg), mentre la media per ogni cittadino europeo è di 22,7 kg di pesce l’anno.
Dobbiamo inoltre considerare le nuove minacce, come la diffusione delle plastiche nei nostri mari che, entrando nella catena alimentare, riducono ulteriormente la disponibilità di risorse ittiche.
Sebbene alcuni stock si siano stabilizzati, grazie alle azioni intraprese nell’ambito della Politica Comune della Pesca, i livelli di autosufficienza europei sono ancora troppo bassi e le riserve risultano ancora sovra sfruttate.
Basti sapere che fino a trent’anni fa l’Europa riusciva a soddisfare la propria domanda interna con pesca e allevamento locali: per questo dobbiamo modificare la richiesta e il consumo in una direzione sostenibile, potenziando il settore dell’#acquacoltura, se vogliamo continuare a mangiare pesce e non esaurire quello rimasto a disposizione nei nostri mari.

Filippo Gallinella