Piemonte, Cirio: “Emergenza maltempo, senza l’intervento del governo non ci rialziamo”

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“Nell’immediato la Regione interverrà con i fondi destinati alle calamità. Ma qui siamo davanti a una situazione straordinaria in un momento già di per sé straordinario. A causa della pandemia quest’anno la Regione incasserà 200 milioni in meno di imposte. In queste condizioni se non c’è l’intervento del governo non ci rialziamo”. Lo afferma il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, in un’intervista alla Stampa.
“In condizioni normali non si può aspettare un minuto ma nelle condizioni attuali, mentre faticosamente ci stiamo risollevando dal Covid, ogni secondo perso è di troppo”, sottolinea Cirio. “Ho parlato con il presidente della Protezione civile Borrelli, con i ministri Boccia e De Micheli. Martedì, dopo aver visitato tutte le province colpite, sarò a Roma a ribadire che servono al più presto le risorse per ripartire. Mi conforta – aggiunge – la telefonata del presidente Mattarella: ha assicurato che lo Stato non ci lascerà soli. È una persona straordinaria, in lui ripongo la massima fiducia”.
Accanto alle risorse, “servono nuove regole. Se a valle non si sono verificati disastri, è anche perché le opere di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico eseguite dopo il 1994 sono servite”, dichiara Cirio. “È la seconda lezione di questi ultimi mesi. La prima ce l’ha impartita il Covid: guai a tagliare sulla sanità. Questa giornata ci dice che anche sulla tutela del territorio è vietato abbassare la guardia. Ma il governo ce lo deve permettere: il ministero dell’Ambiente Sergio Costa sblocchi i piani straordinari per la pulizia dei fiumi e torrenti. Ci sono tante e tali restrizioni che impediscono ai comuni e alle regioni di intervenire; è ora di eliminarle