Piemonte, Cirio: “Scuole, sarebbe follia riaprire a pochi giorni dal Natale”

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Dopo tre settimane il Piemonte esce dalla zona rossa e da domani riaprono negozi e centri estetici: “Siamo soddisfatti. E’ frutto dei sacrifici e delle azioni messe in campo. Ma di certo non possiamo dire di aver vinto la battaglia”. Così in un’intervista a ‘La Stampa’ il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.
“Abbiamo già visto che cosa significa abbassare la guardia troppo in fretta – aggiunge – il Natale non può essere una copia dell’estate. Da noi le riaperture saranno accompagnate da misure estremamente rigorose”. Rispetto alle scuole, “anche se il passaggio in arancione ci avrebbe consentito di rimandare in classe le medie, ho deciso di aspettare e di prorogare anche per loro la dad”. Didattica in presenza e sicurezza: “Stiamo mettendo a punto un piano – aggiunge il governatore – che ci consentirà di centrare entrambi gli obiettivi alla ripresa delle scuole dopo le festività natalizie. Stiamo riorganizzando il sistema dei trasporti: viaggeranno al 50%, portando i ragazzi a scuola in fasce orarie scaglionate. Sarebbe una follia riaprire a pochi giorni dal Natale, oggi non ci sono le condizioni per andare a scuola in sicurezza. I ragazzi che affollano gli autobus sono gli stessi che poi trascorrono le festività con i genitori e con i nonni”.
Sugli spostamenti tra regioni “penso sia possibile ragionare su una soluzione di buon senso che consenta gli spostamenti per raggiungere i parenti e gli affetti più stretti e li impedisca in tutti gli altri casi”. Rispetto alle piste da sci, assieme alle altre regioni montane sono state portate al governo “linee guida per la riapertura degli impianti in sicurezza”. Altrimenti “chiediamo ristori certi e una linea comune europea, con la chiusura delle piste anche in Francia, Slovenia e Austria”.