PIÙ DELEGITTIMIAMO LA POLITICA, PIÙ IL PARLAMENTO SARÀ POPOLATO DA CIALTRONI E PROFITTATORI

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cangini

Negli ultimi trent’anni, chi più chi meno, i media hanno raccontato i politici come dei profittatori e il Parlamento come il luogo del malaffare e del privilegio. Non c’è dunque da stupirsi che un movimento politico nuovo in cerca di facili consensi abbia teorizzato «il superamento» della democrazia rappresentativa facendo del taglio dei parlamentari la propria bandiera. L’ultima non ancora ammainata. Una bandiera evidentemente demagogica, non essendoci un solo argomento razionale a sostegno della tesi che riducendo di oltre un terzo la rappresentanza dei territori e facendo del Parlamento italiano il meno rappresentativo d’Europa le Camere lavorerebbero meglio. Ve ne sono invece molti, e li analizzeremo nei prossimi giorni, a sostegno della tesi opposta. Ma una cosa è certa, se continuiamo a trattare il Parlamento come un costo inutile, se continuiamo ad accreditare l’idea che più lo si riduce meglio è, non possiamo poi lamentarci del basso livello dei parlamentari. Il problema non è il numero, ma la qualità. Ed è evidente che, se non poniamo un freno a questa retorica fasulla ed autolesionista, chi ha un mestiere e una qualche autorevolezza dal Parlamento si terrà scrupolosamente alla larga: a rappresentare la Politica al suo livello più alto saranno, allora, prevalentemente morti di fame, lobbisti e profittatori di tutte le specie. Anche per questo #IoVotoNo