Plebiscito in rete per ricandidare la Raggi

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C’è un sondaggio che circola da qualche giorno nella Capitale e che terrorizza le opposizioni. Ossia tutti i partiti, dal Pd alla Lega, sconfitti nel 2016 dal Movimento Cinque Stelle e da Virginia Raggi. è quello realizzato da Izi e che, malgrado il bombardamento quotidiano dei media, assegna alla sindaca in carica della Capitale un gradimento del 21,1%. E non è tutto. Perché questo dato è composto, per circa il 40% circa, da cittadini che quattro anni fa non votarono la Raggi ma che oggi, tirando le somme del suo mandato, la riconfermerebbero al Campidoglio. Proprio sulla sua possibile ricandidatura a sindaco di Roma, ieri la Raggi è intervenuta sul suo profilo Facebook con un post che pone una domanda (“Mi ricandido?) nel titolo.

“C’è chi ama parlare di poltrone, alleanze di partito e giochi di palazzo. Personalmente preferisco lavorare per i cittadini”, assicura la prima cittadina della Capitale. “Mi ricandido? Io penso a sbloccare i cantieri e attrarre investimenti a Roma: dobbiamo lavorare su strade, mobilità e verde – conclude la Raggi -. Il resto sono chiacchiere della vecchia politica”. Alle 21 di ieri sera, tra gli oltre 7.500 commenti (e quasi 26mila like) degli utenti al suo post, si contavano centinaia di interventi per incoraggiarla a ricandidarsi.

Più o meno con questo tenore: “Sei l’unica speranza per Roma…”; “Mai vista una persona che si dedica come te con onestà ed equilibrio. Con altri 5 anni riporteresti Roma al suo meritato splendore”; “Avresti dovuto scrivere mi ricandido senza il punto interrogativo, Roma ha bisogno di persone come te…”; “È comodo per chi va dopo di te, trovare i bilanci risanati e le strade rifatte a regola d’arte, oltre al resto, così potranno ricominciare a fare debiti e a pappare”; “Sindaco sta scherzando? Certo che si deve ricandidare. È dura, lei ha subito attacchi ignominiosi ma deve farcela! Intanto anche se non vivo a Roma la ringrazio di cuore”.

Insomma, un plebiscito. E c’è pure chi per la Raggi azzarda, qualora dovesse decidere di non ricandidarsi a Roma, un altro futuro politico: “Finito il tuo mandato non puoi finire qui, o ancora il sindaco di Roma o il capo politico del movimento. Sei troppo preziosa”.