PNRR: IL GRANDE AZZARDO DI UN MANIPOLO DI SERVI INFEDELI

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Dispiace avere una visione catastrofista di alcune scelte già fatte dal governo Conte che ci ritroviamo adesso a veder realizzate dal governo ammucchiata di Draghi 

Ma non si può negare l’evidenza.

Questo PNRR è stato un gigantesco azzardo in cui non avremmo dovuto metterci. Difatti come L’Alternativa c’è abbiamo votato contro la risoluzione presentata alle Camere. Innanzitutto siamo il Paese europeo che ha contratto il debito più alto, avendo richiesto 122 mld di prestiti, unitamente alla quota a fondo perduto che è toccata a tutti. Contestualmente siamo il paese europeo più incapace di spendere i soldi in poco tempo, e purtroppo il quinquennio 2021/26 è un tempo risibile per cambiare situazioni ataviche.

Il decreto Semplificazioni di cui circola una bozza è un incoraggiamento a spendere malissimo quei soldi, attraverso l’eliminazione del limite dei subappalti, potenziamento del massimo ribasso, innalzamento della soglia per gli affidamenti diretti di servizi e forniture e riduzione del numero degli operatori economici invitati alla gara nei lavori pubblici tra un milione e la soglia comunitaria.

Il tutto fuori da ogni logica di controllo !!
Per non parlare dei danni che si perpetreranno al paesaggio e all’ambiente, attraverso l’eliminazione dei controlli sull’eolico, il depotenziamento della VIA, delle misure di rigenerazione urbana a tutela dei centri storici e tanto altro. Alla fine della storia: questo PNRR non solo non risolverà i GAP territoriali e occupazionali del nostro Paese, quindi i problemi atavici resteranno irrisolti, ma i benefici economici arriveranno sempre ai soliti prenditori, mentre ai cittadini italiani resteranno solo debiti ed un Paese devastato.

Anche il futuro delle nuove generazioni è scritto nel PNRR: svilimento della ricerca pubblica, relegata ad un ruolo subalterno rispetto a quella privata, e potenziamento del settore formativo professionale.

La scuola pubblica ridotta a centro di accoglienza di minori, dati i dispositivi collegati al PNRR sul reclutamento dei docenti.
Prebende inutili ad enti di formazione che sono veri e propri carrozzoni, tipo INDIRE, per mettere la pezza rispetto a prerequisiti professionali non adeguatamente accertati.

In altri termini, questa classe politica ha praticamente tracciato per i nostri giovani l’allettante prospettiva di diventare manodopera a basso costo per le multinazionali. Tutti i punti di forza del Paese (beni culturali, paesaggio, ambiente, micro, piccola e media impresa) depotenziati a beneficio di processi economici attivati a vantaggio di pochi che pagheranno le tasse nei paradisi fiscali…
Il Paese messo ai saldi da servi infedeli per biechi interessi!
#lalternativace

Bianca Laura Granato