Potere al Popolo esprime solidarietà agli attivisti che si oppongono alla discarica al Limoncino

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Quanto accaduto ieri è un episodio gravissimo. Due attivisti, mentre stavano cercando di capire da dove arrivassero i vari camion che per tutta la mattina di venerdì hanno scaricato materiale alla discarica, sono stati avvicinati prima minacciosamente e poi aggrediti dal titolare della discarica che si era fermato dopo essersi accorto di essere seguito.

Cosa aveva da nascondere Bellabarba per avere una tale reazione? Da cosa deriva il suo nervosismo? Le sue continue minacce di querele e denunce nei confronti di chi ha fatto rispettare una sentenza su una strada privata, non hanno alcun senso. C’è una precisa sentenza del tribunale (790/2013) che vieta che da quella strada passino camion superiori alle 3,5 tonnellate come invece aveva provato a fare l’imprenditore nei giorni scorsi, fino al malore del suo dipendente costretto per giorni in un piazzale.

Come Potere al Popolo ribadiamo la nostra solidarietà agli attivisti, aggrediti mentre cercavano di capire cosa finiva nella discarica sopra le loro abitazioni. Tutto questo cortocircuito è dovuto alla Regione Toscana che invece di rispettare una sentenza di tribunale (149 del 2012) che imponeva di gettare nella discarica solo un tipo di materiale (cioè rifiuti da demolizione, codice 17.1), lo scorso aprile, ha “aperto” in deroga la discarica a molte altre tipologie di materiali, tra i quali quelli a basso contenuto organico.

Speriamo che al più presto la Regione torni sui propri passi, perché non è possibile avere materiali pericolosi nel bel mezzo del Parco delle Colline Livornesi, oltretutto in una zona molto fragile dal punto di vista idrogeologico.