Prego, si accomodi!

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Ci capita spesso di essere in fila e di dover entrare insieme a tante altre persone in qualche stanza o negozio, e forse vorremmo essere noi fra i primi a entrare. Ma… come ci conviene comportarci?
La domanda mi è venuta in mente quando ho letto dell’incidente occorso al volo British Airtours 28M del 22 agosto 1985 a causa dell’incendio del motore numero 1 durante le fasi di decollo. I piloti in un primo tempo, pensando che il malfunzionamento dei comandi fosse dovuto allo scoppio di uno pneumatico, bloccarono la partenza e riuscirono ad arrestare l’aereo al di fuori della pista, e la loro manovra sarebbe stata corretta se fosse stato quello il guasto. Purtroppo invece l’incendio, complice il vento che soffiava contro il motore in fiamme, fece propagare il fuoco verso l’aereo, e 55 persone persero i sensi e morirono per intossicazione.
A parte la situazione che si è venuta a creare per il ritardo nel comprendere che la causa dell’incidente era l’incendio e non lo pneumatico, vediamo se possiamo ragionare sull’avvenimento. Nelle varie simulazioni che avvengono durante i collaudi degli aerei, si era provato a far uscire i volontari che coprivano il ruolo di passeggeri, e i tempi necessari per l’evacuazione si erano dimostrati adeguati alle normative e agli eventi che potevano capitare. Purtroppo durante l’incidente citato, i passeggeri veri non hanno potuto guadagnare l’uscita con la medesima tempistica, nonostante non ci fossero altri impedimenti. Cosa era successo?
In una successiva simulazione di emergenza, ai figuranti è stato promesso che ai primi ad uscire sarebbe stato assegnato un premio, con la conseguenza che tutti hanno cominciato a scavalcare gli altri passeggeri, formando infine una specie di tappo davanti alle uscite, e alla fine ciascuno è rimasto bloccato e contemporaneamente ha bloccato gli altri. La situazione è simile a quella che è capitata sul serio nell’aereo incendiato, e la voglia di uscire presto ha innescato un processo per il quale tutti si sono bloccati; in condizioni normali ciò non sarebbe successo, e infatti durante le prime simulazioni, quelle delle finte emergenze, tutto era filato liscio.
Ad ognuno di noi possono capitare degli episodi, magari meno tragici, nei quali più persone cercano di passare per una porta per entrare o uscire; ebbene, se dovesse succedere, ricordiamo che se, per quanto possibile, tutti cerchiamo di uscire con ordine, il risultato sarà migliore che se cerchiamo di scavalcare gli altri: in questo caso l’altruismo ripaga. Nuovamente vediamo che gli studi di John Nash (Premio Nobel per l’economia 1994) spiegano in modo rigoroso che se agevoliamo gli altri, ne ricaveremo benefici pure noi, quindi: prego, si accomodi!

Giorgio Dendi