preoccupazione per quanto ancora una volta sta accadendo nella zona del “Limoncino” a Livorno

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Come Partito Comunista esprimiamo grande preoccupazione per quanto ancora una volta sta accadendo nella zona del “Limoncino” a Livorno. Immediatamente a ridosso delle amministrative infatti è tornata all’attacco la cordata che, sorretta dalla Regione guidata dal “compagno” Rossi (quello che voleva fare il socialismo in Toscana ed era uscito dal PD per poi annunciare di voler rientrare dalla porta di servizio) vorrebbe trasformare un patrimonio importante come quello del “Parco delle Colline Livornesi”, nell’ennesimo deposito di inquinamento. Come diciamo da tempo il capitalismo non è un modello sostenibile. Difatti il consumismo che incentiva non è altro che uno stratagemma per accentrare sempre più ricchezza nelle mani di pochi per non redistribuire niente, favorendo solo il mercato. Per questo, come comunisti diciamo che la discarica a Limoncino deve essere bloccata, come già era avvenuto grazie anche alle sentenze del tribunale che ribadivano i vincoli di conferimento rifiuti (principalmente solo materie murarie inerti) e di transito nella strada che era ed è ancora privata. Tuttavia in questi giorni diversi sono stati i tentativi di superare gli sbarramenti eroicamente mantenuti giorno e notte da diversi cittadini e militanti di varie aree. Cosa farà il Sindaco Salvetti? Cosa farà l’assessora Cepparello che quand’era all’opposizione pensava addirittura ai fumi delle navi in porto? Si piegheranno agli ordini dall’alto dovuti agli affari legati al business del rifiuto? Attendiamo i fatti, perché le parole non bastano.