Presto in Aula legge Salvavita su uso di defibrillatori

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La legge che approderà nell’Aula di Montecitorio la prossima settimana rappresenta una grande innovazione per la sanità del nostro Paese, considerando che ad oggi la normativa italiana non prevede l’utilizzo di defibrillatori in ambienti extra-ospedalieri (i cosiddetti DAE). Eppure, ci dicono i dati, l’80% dei casi di arresto cardiaco avviene proprio fuori i contesti medico-ospedalieri, in situazioni pericolose dove è necessario intervenire sulla vittima nel minor tempo possibile

È necessario ridurre considerevolmente il numero di morti improvvise per arresto cardiaco. Per questo, ad esempio, Comuni e altri enti territoriali dovranno incentivare l’installazione dei DAE in contesti pubblici molto affollati come alberghi, ristoranti e centri commerciali. Per quanto riguarda le scuole, invece, lo Stato si impegnerà a garantire l’erogazione di corsi di formazione per l’utilizzo dei defibrillatori, sia per gli studenti che per tutto il personale docente e non docente. Questi dispositivi che effettuano automaticamente la diagnosi e il cui uso non comporta rischi, potranno essere utilizzati in situazioni d’emergenza anche da parte di personale non qualificato.

In più, un’applicazione per smartphone consentirà la geolocalizzazione delle postazioni DAE più vicine, in modo da poter intervenire il più presto possibile. Grazie a questa legge, frutto di un importante lavoro di sintesi di più proposte, tante vite umane potranno essere salvate in modo semplice, con il contributo delle persone più vicine a chi è colpito da arresto cardiaco.