PREZZI: SPUNTA “TASSA COVID”

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Economia - soldi - Euro - Monete - Congiuntura - Situazione Nella foto: Trento 02 marzo 09 AgF Bernardinatti Foto

PREZZI: SPUNTA “TASSA COVID”. ESERCENTI CHIEDONO DA 2 A 4 EURO COME SOVRAPREZZO PER MAGGIORI COSTI LEGATI A CORONAVIRUS

E CENTRI ESTETICI IMPONGONO AI CLIENTI KIT MONOUSO AL COSTO DI 10 EURO

CODACONS: E’ FAR WEST ILLEGALE E TRUFFA, PRESENTIAMO DENUNCIA A GDF E ANTITRUST

Spunta il Italia la “tassa Covid”, un balzello dai 2 ai 4 euro applicato dagli esercenti ai propri clienti, e inserito direttamente come sovraprezzo nello scontrino, per finanziare i maggiori costi sostenuti dagli esercizi commerciali a causa del coronavirus.

A denunciarlo il Codacons, che sta ricevendo da giorni le segnalazioni dei consumatori circa rincari e voci di spesa originali applicati dagli esercenti.

“Numerosi consumatori hanno denunciato al Codacons un sovraprezzo, mediamente dai 2 ai 4 euro, applicato in particolare da parrucchieri e centri estetici ai propri clienti – afferma il presidente Carlo Rienzi – Un balzello inserito in scontrino con la voce “Covid”, e che sarebbe imposto come contributo obbligatorio per sostenere le spese degli esercenti per sanificazione e messa in sicurezza dei locali”.

“Ma non solo. Abbiamo anche registrato casi di centri estetici che obbligano i clienti ad acquistare in loco un kit monouso costituito da kimono e ciabattine, alla modica cifra di 10 euro – aggiunge Rienzi – Chi non versa tale “tassa” e non acquista il kit, non può sottoporsi ai trattamenti, sempre per le esigenze legate al Covid”.

Un vero e proprio far west illegale che potrebbe configurare il reato di truffa, e contro cui il Codacons presenta una denuncia alla Guardia di Finanza e all’Antitrust, fornendo tutte le segnalazioni ricevute al riguardo, affinché si avviino le dovute indagini sul territorio.

L’associazione ricorda ai cittadini che possono inviare le segnalazioni relative a rincari e sovraprezzi vari alla mail info@codacons.it o al numero 89349966