Prodi: “Next Generation Eu punto di partenza”

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“Se si ascoltano i dibattiti” il Next Generation EU “sembrerebbe un punto di arrivo, perché ci sono Paesi che non ne vogliono sapere

Ma è un punto di partenza, perché quando si fanno certi passi non si torna più indietro, a meno che l’Italia, che è il Paese più responsabile, che più gode di questo, non si comporti male, ma lo escludo perché c’è il senso profondo in quasi tutti i partiti e le persone che questa è una sfida grossa e che non si può perdere.

Io credo che sia un punto di partenza e che ci saranno altri passi per la condivisione del debito, per titoli di credito comune, ormai abbiamo cominciato una storia diversa”. Lo ha detto a e- VENTI, su Sky TG24, l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi.

Rispetto agli stanziamenti Usa dell’American Rescue Plan, il pacchetto europeo “ha anche un altro obiettivo, quello di omogeneizzare la politica di diversi Paesi. Ha imposto e impone riforme e cambiamenti che vanno in questa direzione. Il pacchetto americano non poteva imporre a se stesso di fare riforme, quello europeo invece punta a creare un’armonia fra diversi Paesi, con degli obblighi che dobbiamo rispettare.

Dalle polemiche dopo le parole di Enrico Letta sulla successione “sono rimasto sorpreso. Ho letto con cura quello che ha scritto Letta: è una cosa di buon senso. In una situazione di disparità come c’è, un minimo di imposizione delle tasse di eredità si dovrà porre. Lo hanno posto tutti i Paesi a partire dagli Stati Uniti. Questo è stato strumentalizzato come se avesse detto un’eresia, però io vedo tanta tempesta senza ragione perché la tempesta sia nata”. Lo ha affermato l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi, ospite di e- VENTI, su Sky TG24.