Progetto Alps 2030, l’incontro con i protagonisti

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BELLUNO – Il progetto “Alps 2030”, promosso da CIPRA, la Commissione internazionale per la protezione delle Alpi, e finanziato dall’UE con la misura Erasmus+ Youth in Action, muove i suoi primi passi.
L’assessore al turismo e alla manifestazioni Yuki d’Emilia ha incontrato in videoconferenza – nel rispetto delle norme anti Covid-19 – le tre giovani bellunesi selezionate per partecipare a questo scambio internazionale che vede coinvolto il Comune di Belluno e altre 7 città europee aderenti all’associazione Città Alpina dell’Anno, emanazione della stessa CIPRA.
“Alps 2030”è un progetto della durata di 24 mesi dedicato agli obiettivi di sviluppo sostenibile individuati dall’ONU con “Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile” e vede coinvolte tre ragazze che studiano a Belluno, due al Liceo linguistico Renier e una al Liceo scientifico Galilei.
Si tratta di Alice Nicolini e Matilde Ciafarone, 18 anni, e della 17enne Mariachiara Roldo.
Le tre ragazze, coordinate da tecnici comunali e da esperti di CIPRA, interagiranno con i loro coetanei di altre città alpine europee, lavorando su più obbiettivi individuati da “Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile”, il programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU che ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile.
«Siamo soddisfatti della partecipazione dei giovani a questo progetto, e mi rende personalmente felice il fatto che siano state scelte tre giovanissime ragazze con le quali abbiamo scelto di concentrarci sugli eventi ecosostenibili, tema caro a questa amministrazione e che trova l’interesse anche delle altre città alpine partner di progetto», commenta d’Emilia.
Uno degli scopi del progetto è infatti quello di individuare uno dei 17 obbiettivi generali e poi declinarli a livello locale: le tre giovani hanno quindi scelto di concentrarsi sugli eventi, tema già affrontato sul territorio e di interesse per i ragazzi e per il quale quindi potranno avere un riscontro immediato.
«Purtroppo, l’attuale emergenza sanitaria che sta investendo l’Europa e il mondo intero non consente lo svolgimento in presenza del primo incontro, che era stato programmato per dicembre in Francia, – conclude l’assessore – ma le ragazze potranno ugualmente confrontarsi con gli altri partecipanti in remoto. Auguro a tutti loro un buon lavoro e sono certa che le nostre ragazze sapranno dare un importante contributo al progetto: oltre alla partecipazione ai meeting internazionali, infatti, toccherà a loro proporre e organizzare incontri a livello locale, un lavoro di responsabilità che, visto l’entusiasmo dimostrato oggi, sono certa svolgeranno con serietà e professionalità».