Prostituzione, fra strada e web gli affari in crescita continua

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bari «capitale» della puglia. in due anni l’ attività incrementata del 12 per cento
La prostituzione è l’ unico vero business che aumenta anche a Bari. Sale del 12% in due anni e per strada insieme alle ragazze dell’ Est come la «Gazzetta» ha raccontato ieri, sono tornate anche le italiane che cercano di gestirsi in proprio. Il boom arriva dal mercato on line. E proprio attraverso l’ uso del web e con la promozione fai -da -te, s’ è via via disintermediato il business dei magnaccia; e le operatrici del sesso, recuperate allo squallore della strada, oggi si mettano in proprio. Magie dello smart working: i sociologi parlerebbero di un «cambio di paradigma». Mediamente la spesa dei clienti abituali di prostitute oggi si attesta a 110 euro al mese. Le prestazioni sono ovviamente diversificate a seconda del servizio reso, spiega il Codacons: per una escort, ad esempio, si arriva a pagare anche 500 euro per poche ore di prestazione, poiché il servizio include anche il ruolo di accompagnatrice. Costi che scendono a 20 euro in caso di prestazioni rapide consumate in strada. TUTTI ON LINE – Ma il vero e proprio boom, come abbiamo già detto, riguarda la prostituzione sul web: l’ offerta si è spostata cioè sempre più dalle strade agli schermi dei pc, attraverso siti privati, pagine web, portali con annunci specializzati. La crisi economica ha fatto esplodere un altro fenomeno quello delle «cam girl» (ragazze in videocamera), ossia giovani donne che pur non praticando la prostituzione attraverso il contatto fisico con i clienti, mostrano il proprio corpo nudo attraverso una web cam. Spunti economico -sociali sulla prostituzione in Italia li fornisce il patinatissimo Escort Advisor, ossia il primo sito italiano di recensori di Escort in Europa. È in questo «non luogo», in questa specie di sala di attesa virtuale, in cui ogni operatrice viene recensita, che si fotografa il nuovo mercato. Secondo i dati raccolti da «Escort Advisor», il 9% dei clienti sceglie utilizzando il prezzo come primo elemento nella ricerca, andando al risparmio proprio come quando vanno a fare la spesa. Incrociando i dati del sito con i rac conti delle stesse protagoniste gli utenti pugliesi di escort, dall’ inizio dell’ anno, hanno superato le 800mila unità. Hanno un’ età compresa tra i 18-24 anni per il 7% (media nazionale 7%), 25-34 per il 28% (media nazionale 28%), 35-44 per il 29% (media nazionale 28%), 45-54 per il 25% (media nazionale 22%), 55-64 per l’ 8% (media nazionale 9%), +65 per il 3% (media nazionale 6%). La presenza delle escort in regione è la seguente: Bari 28,15%, Lecce 21,89%, Taranto 16,13%, Foggia 9,44%, Brindisi 8,49%, Barletta 7,60%, Trani 0,69%. Nella provincia barese, Monopoli è allo 0,39%, Putignano 0,36%, Polignano a Mare 0,26%, Gioia del Colle 0,26%. IL MERCATO NON CONOSCE CRISI – Sale comunque la spesa dei baresi per il sesso a pagamento e di pari passo sale il peso del lavoro irregolare che ora finisce sotto la lente di ingrandimento degli investigatori. Cresce il valore aggiunto complessivo del «nero» e delle attività illecite legate a quello che potremmo definire l’ indotto della prostituzione, dai servizi di accompagnamento, agli affitti in nero, allo sfruttamento variegato delle prostitute da parte degli stessi baresi. I «servizi di prostituzione» secondo un dato contenuto in un report dell’ Istat sulla cosiddetta econo mica non osservata, realizzerebbero «un valore aggiunto pari a poco meno del 25% dell’ insieme delle attività illegali, e consumi per milioni di euro». L’ INDOTTO – Insomma l’ industria del sesso genera profitti ed i baresi non intendono restare a guardare. Vogliono una fetta di questo business clandestino e se la prendono offrendo attività di varia assistenza, previo compenso: preservativi, locali, trasporto, servizi catering a domicilio, trasporto e assistenza logistica. C’ è poi il mercato degli appartamenti. Cedere in locazione un appartamento ad una prostituta,