Publiacqua, Fattori (Si’): “Regione intervenga con Autorità Idrica”

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“La Regione Toscana non può restare indifferente davanti a ciò che sta accadendo in Publiacqua, nel silenzio dell’Autorità Idrica Toscana. Se da una parte un commento su Facebook ha portato al licenziamento di una dipendente, dall’altra nulla è stato detto o fatto per migliorare la sicurezza dei lavoratori dell’azienda, vero motivo scatenante di tanta rabbia sui social”. Così il capogruppo di Sì-Toscana a Sinistra, Tommaso Fattori, commenta la mozione, presentata assieme al collega Paolo Sarti, che chiede alla Regione di attiattivarsi nei confronti di Autorità Idrica Toscana, vista la sua funzione di controllo sui gestori del servizio idrico, perché solleciti Publiacqua al rispetto del proprio Codice etico per quanto concerne le misure di sicurezza sul lavoro e perchè riconsideri l’ingiusto licenziamento della delegata RSU.

“Il licenziamento – continua Fattori – è una misura sbagliata e del tutto sproporzionata rispetto alle parole di una rappresentante sindacale da tempo impegnata sui temi della sicurezza sul lavoro all’interno dell’azienda. Le parole della lavoratrice, per quanto possano essere state inopportune, devono comunque essere contestualizzate all’interno del clima di oggettiva tensione causata dai gravi e ripetuti episodi che sono accaduti nel corso degli anni a danno della sicurezza propria e dei colleghi”.

“Il presidente Perra è molto reattivo nei confronti di un commento sui social network ma disinteressato rispetto alle cause e agli effetti dell’incidente che lo scorso 12 aprile ha causato l’intossicazione di sei lavoratori impegnati in un ambiente improvvisamente invaso da reagenti chimici”.

“Invece di licenziare ingiustamente una dipendente preoccupata per la salute propria e dei colleghi, Perra si preoccupi della giusta multa da due milioni di euro che l’Antitrust ha comminato a Publiacqua per la pratica barbara del distacco dell’acqua all’intero condominio, laddove ci sia un’utenza morosa. Una pratica odiosa rispetto alla quale non c’è stato alcun mea culpa da parte di Perra, che tenta di minimizzare un salasso che sicuramente sarà fatto pagare ai cittadini in bolletta. Anzi Perra si è limitato a dire, ‘Nardella style’, che i giudici hanno torto”, conclude Fattori.