Puglia, il Tar sospende l’ordinanza ‘plastic free’ della Regione

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S’interrompe il percorso virtuoso delle spiagge pugliesi che intendono liberarsi della plastica? Al momento sembrerebbe di sì. Il TAR della Puglia, infatti, ha sospeso con effetto immediato l’ordinanza “plastic free” della Regione, che prevede il divieto d’impiego di contenitori di plastica per alimenti, tra cui le bottiglie in PET, i bicchieri e altri articoli monouso. Secondo il Tribunale amministrativo, l’applicazione della nuova Direttiva UE sulle plastiche monouso (approvata nel marzo scorso dall’Europarlamento) spetta allo Stato e non agli Enti Locali. Ecco perché ha accolto il ricorso promosso dalle associazioni dei produttori di acque minerali e di sorgente (Mineracqua), dei produttori di bevande analcoliche (Assobibe), dei distributori specializzati nella distribuzione Food&Beverage nel canale Horeca (Italgrob) e della distribuzione automatica (Confida). Di conseguenza, accogliendo il ricorso cautelare, con udienza per discutere del merito della questione fissata per il 19 febbraio 2020, il TAR ha dato ragione alle associazioni ritenendo il “limite di competenza legislativa sull’implementazione della nuova Direttiva UE sulle plastiche monouso”, i “riflessi sulla concorrenza” e le “restrizioni al mercato”.

La direttiva prevede dal 2021 lo stop della vendita di una serie di prodotti in plastica usa e getta: posate, piatti, cotton fioc, cannucce, mescolatori per bevande, aste dei palloncini. “Temi spettanti allo Stato e non agli Enti Locali”, commentano le associazioni, le quali valutano positivamente questo provvedimento e ricordano, con preoccupazione, gli inutili gravi danni alle imprese e ai loro occupati in un momento delicato. “Questa bocciatura dell’ordinanza pugliese chiaramente non deve fermare la grande onda delle amministrazioni locali che decidono di emettere ordinanze plastic free”. Afferma, invece, il Ministro dell’ambiente, Sergio Costa, aggiungendo che “il Ministero dell’ambiente si metterà al fianco delle amministrazioni che vogliano intraprendere questo cammino affinché si possano superare gli ostacoli posti nelle sentenze di bocciatura. Ricordiamo, invece, che i Tar di Abruzzo e Sardegna si sono espressi favorevolmente – prosegue il Ministro – Impegnarsi per rendere il paese plastic free è un atto di civiltà e di grande sensibilità per la tutela dell’ambiente e del mare. Sin dai primi giorni del mio insediamento al ministero – aggiunge Costa – ho ritenuto che la lotta all’utilizzo smodato della plastica fosse una delle priorità imprescindibili, se vogliamo lasciare ai nostri figli un ambiente più pulito. Dopo un anno sono più di duecento, tra istituzioni nazionali e locali, scuole, università, piccole e grandi realtà imprenditoriali, le adesioni che abbiamo registrato dall’inizio di questo lavoro. Un numero che si va ad ampliare di giorno in giorno – continua Costa – Ma soprattutto sono centinaia le famiglie che mi scrivono dicendo di aver adottato una policy plastic free e con meno imballaggi nella vita di tutti i giorni”.

“Rivolgo un appello a tutti i gestori degli stabilimenti balneari e a tutti gli utenti degli stessi, che già al tempo avevano accolto con grande entusiasmo questa decisione della Regione Puglia, affinché si utilizzino da subito e il più possibile posate e stoviglie di materiale compostabile al posto di quelle di plastica che rappresentano un vero e proprio veleno per l’ambiente e l’ecosistema marino”. Gli fa eco l’assessore all’Ambiente della Regione Puglia, Gianni Stea, che afferma: “Le decisioni della magistratura non si commentano, si applicano e si fanno applicare, almeno fin quando l’intero corso della giustizia non sarà completato”. Auspica, tuttavia, che le spiagge pugliesi siano definitivamente ‘plastic free’.