PUNTO NASCITE DI TERMOLI

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BENE LA SOSPENSIVA DEL TAR, MA ORA È IMPORTANTE LAVORARE INSIEME PER GARANTIRE GLI STANDARD DI SICUREZZA

La sospensione della chiusura del Punto nascite di Termoli fino al 24 luglio è motivo di speranza per tante future mamme bassomolisane che in questi giorni stanno difendendo, con tutte le loro forze, un diritto sancito dalla Costituzione.

Tuttavia, occorre dire che per avere un risultato lungimirante, da adesso, è necessario che tutti facciano la loro parte al fine di garantire gli standard di sicurezza per gli operatori, per i medici, per le donne e i propri bambini.

Innanzitutto i vertici Asrem dovranno attivarsi per l’emanazione di nuovi bandi per l’assunzione di ginecologi e per fornire il reparto di tutte le dotazioni strutturali e tecnologiche, così da avviarne un vero e proprio rilancio.

A tal proposito abbiamo tracciato diverse strade: accordi di confine con la vicina Vasto, che preveda anche la salvaguardia dell’Ospedale Caracciolo di Agnone per i servizi congiunti, e nuove assunzioni grazie allo sblocco del turnover.

Quindi, seppur la sospensiva del Tar riconosce di fatto l’importanza cruciale di un Punto nascita a Termoli, tutte le problematiche che in questi giorni abbiamo elencato restano in piedi.

Su questo tema, nonostante ci risulti davvero difficile avere un’interlocuzione con il presidente Toma, sembra che remiamo tutti verso la stessa direzione. Ma a ciò devono seguire precisi e concreti fatti affinché il Punto nascite di Termoli resti definitivamente aperto.

Altrimenti resteremo intrappolati in un limbo di incertezza che non fa bene a nessuno, in primis ai cittadini e alle mamme del bassomolisane.