QUALI PARAMETRI VENGONO UTILIZZATI PER CREARE LE TABELLE MILLESIMALI

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Per la formazione delle tabelle millesimali in primiis va considerata la superficie dell’unità immobiliare.
Poi vi sono una serie di parametri da valutare:
1) cubatura: negli edifici più vecchi, dove vi sono ambienti asimmetrici e di diversa altezza anche nella stessa unità immobiliare, va seguito il criterio del volume (usando come unità di misura il metro cubo) piuttosto che quello di superficie (metro quadrato). Anche per le soffitte si utilizza il principio della cubatura, tenendo conto che la pendenza del tetto potrebbe incidere sul volume
2) la destinazione d’uso (abitazione, ufficio, negozio)
3) livello del piano (piano terra, secondo piano, attico)
4) l’orientamento (esposizione a nord, sud o su più lati)
5) ambienti da cui è formato l’immobile (camera, cucina, corridoio, balcone, cantina, soffitta, garage)
6) se vi è ascensore, giardino privato, luci e vedute
A ciascuno di queste caratteristiche corrisponde un coefficiente uguale, inferiore o superiore a uno: ad esempio 1, 0,95, 1,15.
Il coefficiente è più elevato in base al fatto che la caratteristica sia migliore delle altre.
N.B. Non si tiene invece conto della sussistenza di un contratto di locazione nè lo stato di manutenzione.
ATT.NE Il condomino che ha approvato le tabelle può impugnarle solo per errore; mentre il condomino che ha accettato che le tabelle venissero redatte seguendo un criterio diverso da quello previsto dalla legge, non può chiedere la rettifica perchè con la dichiarazione di accettazione di un metodo diverso ha creato una “convenzione” prevista dall’ultima parte del primo comma dell’art.1123 c.c.

STUDIO LEGALE AROSIO DONI