Quando mi sono fatto male per la prima volta agli adduttori, sono finito

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Ho cambiato modo di giocare: prima saltavo gli avversari, scattavo nello spazio e crossavo o facevo grandi gol, ma negli ultimi 6-7 anni, mi sono trasformato.
Non ero più quello che segnava gol come quello all’Argentina.
Ero terrorizzato alla sola idea di scattare, temevo che mi sarei strappato l’adduttore. Il mio istinto mi diceva di fare come sempre, ma ogni volta che mi facevano un lancio in profondità, tremavo e temevo l’infortunio.
Pensavo sempre: ‘no, non farlo, ti prego, giocala corta’.
Si, ho odiato il calcio, non vedevo l’ora di ritirarmi. La cosa peggiore è che sono entrato in depressione, non mi mettevo neanche nella condizione di scattare e quindi mi nascondevo, andando in zone del campo in cui non sarei mai dovuto essere”.

Oggi compie gli anni Michael Owen, una delle stelle del calcio mondiale che però ha avuto un rapporto complicato col pallone per gran parte della dura carriera.
Peccato. Peccato davvero.
Tanti auguri “Wonderboy”.                                                                                                                      fonte facebook calcio totale