Questione migranti e equilibrismo di Lamorgese per accontentare tutti

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Lamorgese ha incontrato Matteo Salvini alcuni giorni fa e con lui ha parlato della questione migranti, di come la pandemia ha inasprito il fenomeno.

Questa mattina il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha affrontato la questione migranti in una intervista rilasciata al quotidiano La Stampa.

Lamorgese ha descritto nel complesso un governo che deve muoversi in equilibrio come su una corda tesa tra due grattacieli molto alti, perché la “base parlamentare molto ampia e variegata su temi in alcuni casi divisivi” richiede doti di diplomazia.
Viminale, è boom di sbarchi. Nel 2021 siamo già a 5.306 e 4 mila i respinti in Libia

Ed è per questo che Lamorgese ha deciso di accogliere al Viminale tutti i leader di partito che desiderano parlare con lei dei temi più spinosi legati alla sicurezza nazionale, compresa la questione dei migranti.

“Con questo spirito – afferma Lamorgese –, due giorni fa ho ricevuto al Viminale il senatore Matteo Salvini e allo stesso modo, se lo chiederanno, mi confronterò con gli altri leader dei partiti”.

Lamorgese ha spiegato a Salvini quanto aveva già riferito durante un question time alla Camera giorni fa, ovvero che la pandemia ha se vogliamo più che raddoppiato l’emergenza migratoria, ed è per questo motivo che i dati del Viminale sui flussi migratori riferiti ai primi due mesi dell’anno, riportano un raddoppio degli sbarchi rispetto allo stesso periodo del 2020.

“La crisi economica dovuta dalla pandemia rende il fenomeno migratorio ancora più difficile da gestire anche perché sono in aumento, soprattutto dalla Tunisia, gli sbarchi autonomi che possono essere fermati solo in partenza”, ha detto Lamorgese a La Stampa.

Non di poco conto, poi, le instabilità politiche “dei governi di alcuni paesi di origine e di transito dei flussi migratori”, che concorrono a complicare ulteriormente la soluzione del problema.

A Salvini ha spiegato che l’Italia sta compiendo “il massimo sforzo anche sollecitando l’Europa per l’avvio di nuove forme di partenariato con iniziative tese allo sviluppo e azioni finalizzate al contrasto alle organizzazioni criminali che lucrano sulla tratta di esseri umani”.