Quota 100 non verrà prorogata: si attende la riforma dell’esecutivo

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Niente è ancora ufficiale, ma l’attuale governo sembra essere intenzionato a non prorogare la sperimentazione di Quota 100, la misura pensionistica fortemente voluta da Matteo Salvini durante il primo governo Conte e da sempre avversata invece dalla successiva maggioranza di centrosinistra. Il nodo però rimane e con la fine di Quota 100 – la cui sperimentazione scadrà il prossimo 31 dicembre 2021 – sarà necessario pensare a una nuova riforma delle pensioni.
Quota 100, il governo verso conferma dello stop

Si preannuncia quindi un definitivo stop all’anticipo pensionistico per chi ha 62 anni di età e 38 di contributi versati, anche se per chi raggiungerà i requisiti poco dopo la scadenza di Quota 100 resterà il problema del cosiddetto scalone, con il rischio di dover aspettare ancora qualche anno per il ritiro dal lavoro. Proprio per questo motivo nel governo verrà aperto un tavolo di confronto sul tema della riforma delle pensioni, che sarà presieduto dal ministro del Lavoro Andrea Orlando.

Al momento ancora non si sa però se si andrà incontro a una riforma strutturale del sistema pensionistico italiano o se invece si preferirà intervenire sulle soglie di pensionamento e sui coefficienti di trasformazione, mantenendo inalterato l’attuale sistema pensionistico di tipo contributivo.

Rimane tuttavia sul tavolo una possibile terza opzione: cioè intervenire sulla previdenza all’interno di un nuovo sistema di welfare. In ogni caso però Draghi dovrà tenere conto da una parte delle richieste provenienti dall’Unione Europea sul tema delle pensioni, mentre dall’altro di quelle dei sindacati, i quali chiedono un intervento su Quota 100. Per il momento non resta che aspettare il mese di aprile, cioè quanto arriveranno ulteriori indicazioni dall’Ue sulla base dei dati del libro verde dedicato all’invecchiamento demografico.