“Quota100” e reddito da lavoro autonomo

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A Trento e Bolzano sospesa incumulabilità per personale sanitario
Nelle province autonome di Trento e Bolzano è sospesa la incumulabilità tra il reddito di lavoro autonomo e la pensione in “quota 100”, per il personale medico e infermieristico, richiamato in servizio per fronteggiare l’emergenza sanitaria. L’Inps, con circolare n. 41 del 19 marzo 2020, fornisce indicazioni in merito alla non applicazione delle norme in materia di incumulabilità tra pensione in “quota 100” e i redditi da lavoro autonomo, in applicazione del D.L. n. 14/2020, art. 1, comma 6, pubblicato nella G.U. n. 62 del 9 marzo 2020, recante “Disposizioni urgenti per il potenziamento del Servizio sanitario nazionale in relazione all’emergenza COVID-19”.

Pertanto, dal 10 marzo (data di entrata in vigore del Decreto Legge) e fino al 31 luglio 2020 o comunque entro il termine dello stato di emergenza, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano potranno conferire incarichi di lavoro autonomo, non superiori ai 6 mesi, a personale medico e infermieristico in quiescenza.

Per espressa previsione normativa, infatti, è consentita la cumulabilità tra il reddito di lavoro autonomo derivante da tali incarichi e la pensione anticipata cosiddetta “Quota100”. L’Inps chiarisce che i titolari di pensione anticipata, cosiddetta “Quota100”, che abbiano conseguito redditi di lavoro autonomo connessi esclusivamente ad incarichi conferiti per emergenza COVID-19 (art. 1, comma 6, del D.L. n. 14/2020), sono tenuti a comunicare all’indirizzo di posta istituzionale o tramite PEC della sede Inps territorialmente competente, la ripresa dell’attività lavorativa in forma autonoma e la sua durata.

Tale comunicazione dovrà essere integrata al termine dell’incarico, presentando all’Istituto una domanda di ricostituzione della pensione con allegata la documentazione attestante l’incarico conferito.