Rapporto Censis, italiani ansiosi, domina l’incertezza

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Da sfiducia nascono pulsioni antidemocratiche, i social media influenzano gli umori
Lo stato d’animo dominante tra il 65% degli italiani è l’incertezza. Dalla crisi economica, l’ansia per il futuro e la sfiducia verso il prossimo hanno portato anno dopo anno ad un logoramento. Lo rileva il Censis nell’ultimo Rapporto sulla situazione sociale del Paese. Per il 48% degli italiani ci vorrebbe “un uomo forte al potere” che non debba preoccuparsi di Parlamento ed elezioni. Il 62% degli italiani è convinto che non si debba uscire dall’Unione europea, ma uno su quattro, è invece favorevole all’Italexit. Se il 61% dice no al ritorno della lira, il 24% è favorevole e se il 49% si dice contrario alla riattivazione delle dogane alla frontiere interne della Ue, il 32% sarebbe invece per rimetterle. Negli ultimi tempi sembra essere montata una pericolosa deriva verso l’odio, l’intolleranza e il razzismo nei confronti delle minoranze. L’aumento dell’occupazione nel 2018 e nei primi mesi del 2019 è un “bluff” che non produce reddito e crescita. Oltre la metà controlla il telefono come primo gesto al mattino o l’ultima attività della sera prima di andare a dormire. Il 73,2% degli italiani è convinto che la violenza sulle donne sia un problema reale della nostra società che evidenzia come in Italia sia ancora presente una forte disparità tra uomini e donne. Gli “arrabbiati” si informano prevalentemente tramite i tg, i giornali radio e i quotidiani. Tra gli utenti dei social network “compulsivi” troviamo punte superiori alla media sia di ottimisti che di pessimisti. Per leggere le notizie scelgono Facebook come seconda fonte, poco lontano dai telegiornali, e apprezzano i siti web di informazione. Facebook raggiunge l’apice dell’attenzione tra gli utenti “esibizionisti”. I “pragmatici” si definiscono poco pessimisti e più disorientati. Mentre gli “spettatori” sono poco pessimisti.