Rdc, la proposta del Codacons: “Usare i percettori per le consegne a domicilio”

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Reddito di cittadinanza:

PALERMO – Utilizzare i percettori di Reddito di cittadinanza per svolgere lavori di pubblica utilità per conto dei Comuni nell’ aiutare le fasce più deboli della società, come anziani e disabili alla luce delle difficoltà del settore pubblico ad intervenire in maniera capillare in ogni casa. È la proposta del Codacons ai singoli Enti locali e all’ Anci invitandoli a “predisporre un ‘Progetto di utilità collettiva’ (Puc) valido per tutti i Comuni e che preveda il loro l’ impegno in servizi alla collettività, in maniera organizzata e nel rispetto dei dettami di massima sicurezza”. “I Comuni – ricorda l’ associazione di consumatori – hanno manifestato tutta la loro difficoltà nel reperire dei volontari in grado di aiutare, in condizioni di massima sicurezza e competenza, quella fascia di popolazione più debole, anche con riferimento a prestazioni, come la consegna di farmaci o la spesa, che potrebbero essere erogati a domicilio”. Secondo il Codancons ci sono “percettori di Reddito di cittadinanza che, se selezionati a partire dalle competenze dichiarate nel Patto per il lavoro da loro sottoscritto, potrebbero essere una preziosa risorsa e fonte di aiuto in un momento così tragico della storia del nostro Paese”. E ricorda che la legge “prevede l’ obbligo per loro di partecipare a Puc promossi dai Comuni” nell’ ambito di “intervento sociale e per le attività volte a soddisfare i bisogni e le esigenze della comunità”. “A prescindere dall’ esistenza di obblighi previsti dalla legge – conclude il Codacons – i beneficiari di reddito di cittadinanza sono una risorsa utile, in grado di dare un apporto, anche volontario, alla collettività”.