REDDITO DI CITTADINANZA. IN CAMPANIA SCOPPIA LA GUERRA DEI NAVIGATOR

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IL GOVERNATORE DE LUCA NON FIRMA LA CONVENZIONE

Se ne parla su La Stampa con un pezzo di Mariarosa Tomasello

In Campania esplode la guerra dei navigator. L’innesco è la decisione del presidente della Regione Vincenzo De Luca di non sottoscrivere per protesta «contro il precariato» la convenzione con l’Anpal Servizi, firma indispensabile per l’assunzione a tempo determinato per 20 mesi dei 471 giovani laureati che (con altri 2509 in tutta Italia) hanno superato la selezione per avviare la fase due del reddito di cittadinanza. Il rifiuto, dopo aver provocato la dura reazione dell’assessore al Lavoro di Napoli Monica Buonanno («non si giochi sulla pelle dei precari»), oggi porterà in piazza i vincitori dei concorso con il sostegno dei rappresentanti locali del M5S. «Il ruolo dei navigator – sottolineano i consiglieri regionali Valeria Ciarambino e Gennaro Saiello – è fondamentale per trovare un’occupazione stabile ai 90 mila percettori nella sola Campania, incrociando domanda e offerta di lavoro. È evidente che l’obiettivo di De Luca è quello di far fallire, nella regione con uno dei più alti tassi di disoccupazione d’Europa, la prima vera misura di politica attiva del lavoro degli ultimi trent’anni». Nella lista delle Regioni (16) che mercoledì scorso hanno sottoscritto l’intesa mancano anche i nomi di Basilicata e Lombardia, che dovrebbero dare il via libera in settimana. Solo una questione di tempi tecnici, dunque, cosa diversa dal «no» di De Luca, che venerdì ha spiegato così la sua decisione: «Siamo contro il precariato. L’Anpal deve stabilizzare tutti i precari che ha al suo interno (650, ndr) e poi tutti quelli selezionati (2.980). Questo governo, dopo aver approvato il “Decreto Dignità” fa una selezione per inserire un altro blocco di giovani attraverso contratti precari e a termine: ma davvero non stanno bene con la testa». Il governatore chiede che la sua posizione sia discussa a un tavolo nazionale dedicato a tutte le vertenze: la Campania è disponibile alla firma a patto che l’esecutivo metta nero su bianco che «i nuovi precari» saranno tutti assunti al termine del contratto, nell’aprile 2021: «Abbiamo già oltre 15 mila tra precari ed Lsu, non possiamo aggiungerne altri: finiti i due annidi contratto che faranno, verranno anche loro a protestare sotto la Regione?». Cristina Grieco, assessore al Lavoro della Toscana e coordinatrice della commissione Lavoro della Conferenza delle Regioni, non è sorpresa: «La Campania ha sempre espresso perplessità e già nel testo dell’intesa si era già riservata la facoltà di decidere se utilizzare o meno le nuove figure. Noi – precisa – siamo sempre stati contrari all’introduzione di queste migliaia di precari, poi si è raggiunto un accordo che almeno salva le competenze regionali». I navigator saranno operativi da settembre. Il passo successivo sarà l’assunzione a tempo indeterminato di 4mila nuovi operatori destinati ai Centri per l’impiego, per i quali il governo stanziato 160 milioni ogni anno: «Le Regioni – spiega Grieco – hanno già bandito i concorsi. Siamo in attesa del decreto, pronto a giorni»