Referendum, Brescia: “In Parlamento tutti per il sì, ora no a passi indietro”

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“Vorremmo che una promessa fatta agli italiani da più di 30 anni anni riuscisse finalmente a concretizzarsi . Penso che giustificare il ‘no’ risulti molto complicato a tutti i partiti. In parlamento tutti votarono sì, erano tutti d’accordo, ora invece provano a fare questi discorsi filosofici, sembra che tutti tengano
particolarmente alla democrazia, agli equilibri, ma qui si sta discutendo di una cosa molto semplice: il numero dei parlamentari, tutto il resto sarà deciso in riforme che si affronteranno e si stanno già affrontando nelle sedi opportune”. Lo afferma Giuseppe Brescia, presidente della Commissione Affari
Costituzionali della Camera ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” su Radio Cusano Campus.

“Penso che ci sarà una vittoria netta del sì, perché il quesito è molto chiaro, non come il referendum di Renzi che mischiava diversi argomenti e ha creato molta confusione. Se credo che ci sarà un problema di rappresentanza in Senato? E’ assurdo considerare i senatori e i deputati come due cose distinte e separate, senatori e deputati saranno in totale 600, il rapporto è 1 a 100mila, un rapporto in linea con tutti i Paesi europei”.

“Per quanto riguarda la questione della scelta dei politici e delle elite, stiamo discutendo parallelamente della legge elettorale e noi attualmente siamo per le preferenze, perché i cittadini devono poter scegliere davvero i propri rappresentanti. Magari alla fine si arriverà ad un sistema misto, però dobbiamo pensare ad un sistema che non permetta che i parlamentari siano scelti da elite e non dai cittadini” ha concluso Brescia.