Referendum, le Sardine si schierano: “No al taglio degli eletti”

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Il Fatto Quotidiano di oggi dà notizia della presa di posizione dei vertici delle Sardine sul referendum del 29 marzo in cui gli italiani saranno chiamati a pronunciarsi sul taglio dei parlamentari.
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“Se continuiamo a parlare di temi concreti con coraggio non saremo di certo noi gli sconfitti”. I vertici delle Sardine non credono a una crisi d’identità e rilanciano. Sul taglio dei parlamentari, sull’immigrazione, sulla situazione in Libia e sui decreti Sicurezza imposteranno le prossime “campagne informative”, cercando di influenzare la politica e le sue scelte. Il tutto – si legge sul Fatto Quotidiano – nonostante il movimento abbia deciso di rinunciare all’assemblea di Scampia prevista per metà mese, complice l’emergenza virus.

Sulla riduzione dei deputati e dei senatori – che passerebbero da 915 a 600 – si voterà il 29 marzo, a meno di rinvii causa Coronavirus. E sul taglio Lorenzo Donnoli, uno dei fondatori del movimento è chiaro: “L’Italia è al 24mo posto sulla rappresentanza delle camere basse, se si approvasse questa riforma scenderemmo all’ultimo posto dell’Ue. Si rischia di minare le basi del pluralismo, ci sarà un deputato ogni 150 mila persone. Sono anni che si governa per decreti, il governo ha sempre più potere a scapito dei cittadini”.

Fortebraccio News