Regeneration 5 Stelle

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Il canto mitologico delle sirene, sempre attuale, legato oggi alle “poltrone” e al potere sembra aver condizionato e anestetizzato le velleità e la linea politica del M5S, offuscandone le scelte dei propri rappresentanti che hanno smarrito i veri bisogni del Paese e le aspettative degli italiani; un amaro risveglio dopo il sogno 5S. Basterebbe un sussulto d’orgoglio per dare continuità e concretezza alle cose da fare, (investimenti al sud, completamento e accelerazione dei concorsi nel pubblico impiego, nel mondo giudiziario e scolastico, riforma della giustizia, investimenti sulla scuola, ecc.), ergendosi a difesa delle cose buone fatte in passato (prescrizione, legge anticorruzione, reddito di cittadinanza ecc.). Non si può accordare un appoggio incondizionato a questa oligarchia tecnocratica, il cosiddetto governo dei “migliori” nato dalle pugnalate inferte al presidente Conte dall’Innominabile giuda saudita, con la complicità delle lobby e dell’Uomo del “Colle”. Infatti non può esserci un positivo giudizio sulla scelta fatta dai rappresentanti 5S utile esclusivamente a soddisfare le ambizioni personali, la loro presenza tra l’altro limitata in alcuni ministeri del tutto marginali, dimenticando i loro valori costitutivi. Il trasformismo gattopardiano, in cui tutto cambia per non cambiare nulla, sembra aver provocato effetti negativi sul M5S, un vero sentimento di delusione infatti serpeggia tra i cittadini e tra i sostenitori pentastellati. La “terapia salvifica Conte” con la rinascita e il nuovo progetto pentastellato sembra trovare seri ostacoli all’interno della stessa formazione politica, ritenendo alcuni grillini un errore da non sottovalutare il passaggio della leadership all’avvocato di Volturara Appula, ultimo arrivato e neppure iscritto al movimento; avvocato che loro stessi non sono stati in grado di difendere concretamente fino all’ultimo, ritrovandosi adesso nel mare magnum dei partiti di questa accozzaglia governativa. Cosa dire inoltre della fuga e soprattutto delle cinquanta espulsioni operate dal “reggente perpetuo” Vito Crimi per conto e in nome di….. e immolate sul fuoco di chissà quali ideali neoliberisti con il conseguente ridimensionamento numerico dei parlamentari pentastellati. E adesso le stelle stanno a guardare……..! Il M5S di Conte che si affaccia sull’asfittico mondo della politica tradizionale italiana deve rappresentare un nuovo modo di intendere la politica raccogliendo i valori e gli spunti migliori delle sue origini indirizzandoli verso nuovi obiettivi e strategie illuminate, e verso scelte politiche che per buon senso e ragionevolezza dovrebbero portare ad un percorso comune europeo, ad un rapporto stabile con le forze progressiste e alla transizione ecologica, e a un concentrato di idee basato sull’ambientalismo. Un movimento che ha scritto pagine importanti nella recente storia politica e che ha richiamato fortemente l’attenzione sull’etica pubblica non può limitarsi a guardare ma deve riportare la gente a sognare, a riaprire il cassetto dei sogni e a indirizzare gli sguardi e le coscienze verso una rinascita non solo culturale ma anche politica. La sfida 5 Stelle è appena cominciata; riuscirà l’avvocato degli italiani a superare i tanti nodi da sciogliere (il vincolo dei due mandati, la piattaforma Rousseau, il rientro dei parlamentari espulsi, ecc.) e a perorare la giusta causa che possa portare i pentastellati fuori dal concreto rischio implosione?                                                                                                                                                                                  (Dott. Paolo Caruso)