Regeni. Fico: “Pretendere verità, ritiro ambasciatore via possibile”

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“Non si può pensare che questa cosa vada a finire in un cassetto degli archivi egiziani. Il nostro Stato deve pretendere verità a qualsiasi costo”. L’ha detto il presidente della Camera, Roberto Fico, a margine di un incontro oggi all’università di Trieste, dove affronterà anche il caso del ricercatore friulano, Giulio Regeni, ucciso in Egitto nel 2016. Sul caso Regeni, aggiunge Fico, “”l’Italia deve fare e può fare ancora tantissimo e il ritiro dell’ambasciatore può essere una strada che sarà poi affidata alle valutazioni del governo e del ministro degli Esteri, ma lo Stato, il governo e il Parlamento deve essere unito nella ricerca della verità”. L’appello a ritirare il nostro ambasciatore era stato rivolto – ad inizio settembre – dai genitori del giovane ricercatore ucciso al neo ministro degli esteri, Luigi Di Maio: “Ora che ha il potere e la responsabilità di porre in essere quelle conseguenze minacciate nei confronti del governo egiziano, confidiamo che il ministro vorrà come prima cosa richiamare il nostro ambasciatore e pretendere la verità fino ad oggi nascosta e negata”. Paola e Claudio Regeni rimasero molto colpiti dalle parole che il ministro grillino pronunciò a febbraio 2016, nelle vesti di deputato dell’opposizione: “Il governo dovrebbe minacciare ed eventualmente avviare ritorsioni economiche verso l’Egitto. Giulio era ed è uno dei nostri orgogli nel mondo. Il governo deve andare fino in fondo, lo faccia una volta tanto”. I coniugi Regeni ora sperano che quelle parole non restino tali.