“REGIONE LOMBARDIA SOSTENGA CON FONDI PROPRI I SERVIZI PER I BIMBI DA ZERO A SEI ANNI”

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Asili nido
BOCCI (PD): “REGIONE LOMBARDIA SOSTENGA CON FONDI PROPRI I SERVIZI PER I BIMBI DA ZERO A SEI ANNI”

“Invitiamo ancora una volta Regione Lombardia a ripensare alle politiche di sostegno per gli asili nido e a reperire risorse, assieme a quelle che il Governo ha già trovato, per impedire che queste piccole e medie imprese, spesso gestite da donne e vero e proprio servizio essenziale per le famiglie in alcuni territori, chiudano”, è stato l’ennesimo appello di Paola Bocci, consigliera regionale del Pd, questo pomeriggio, in consiglio regionale, durante la discussione della Prima legge di revisione normativa Ordinamentale 2020. Proprio di questo tema si parlerà giovedì 21 maggio, alle 15.30, in IV Commissione Istruzione, durante l’audizione con Assonidi e Comitato Educhiamo che saranno ascoltati sulla situazione e le prospettive dei servizi educativi a gestione privata per bambini.

“Quest’oggi, i consiglieri di Fdi hanno presentato un ordine del giorno, poi ritirato in quanto non pertinente con questo provvedimento, in cui impegnavano la Regione a ottenere più soldi dallo Stato per gli asili nido – racconta Bocci –. Ma il centrodestra dimentica che il Governo ha fatto abbondantemente la sua parte: nel decreto Rilancio sono previsti fondi specifici da destinare al sistema integrato 0-6 anni in conseguenza dell’emergenza Covid-19”.

Semmai, per il Pd, “è la Regione che continua a essere carente nel sostegno a questa fascia di infanzia”, ribadisce Bocci. E anche per un errore di fondo, secondo la consigliera dem: “Non si capisce perché la Lombardia debba tenere separate le due fasce di età: 0-3 anni è in capo all’assessorato alla Famiglia, 3-6 all’Istruzione. Invece, vanno considerati insieme come continuità educativa e posti sotto l’egida della sola Istruzione”.

Ma soprattutto, dal punto di vista economico, perché non fare come altre Regioni italiane? Si chiede Bocci: “La Toscana ha stanziato 13 milioni di euro per i Comuni che in questo modo possono sostenere i servizi educativi. Il Lazio ha destinato 3 milioni di euro ai nidi privati accreditati. L’Emilia Romagna ha anticipato i tempi di erogazione del saldo di 10.95 milioni di euro della misura destinata all’abbattimento delle rette. Ma persino il Piemonte, che ha la stessa guida politica della Lombardia, si è mosso e ha destinato 15 milioni di euro alla fascia 0-6”.

Risorse che vanno a sostenere “piccole e medie imprese, per lo più femminili, che, soprattutto nei piccoli centri, in montagna, nelle aree più fragili, suppliscono al servizio per l’infanzia pubblico di cui godono le famiglie in città. Perciò ripetiamo: Regione Lombardia può e deve fare qualcosa, sostenendo queste realtà di importanza fondamentale, ma deve anche dare certezza sulla tutela e sulla gestione della sicurezza, perché finché non ci sono test e tamponi il rischio c’è, e Regione ne ha competenza, titolarità e dovere”.